Indice dei contenuti Malta come paradiso del remote work: cosa c’è di vero? Capire il sistema fiscale maltese: fondamentali per remote worker I maggiori rischi fiscali – e come evitarli Malta Remote Work Residence Permit: la tua via al permesso di soggiorno Costo della vita vs. vantaggi fiscali: il conto onesto Consigli pratici per la vita quotidiana da remote worker a Malta Networking e community: come integrarsi davvero La mia conclusione dopo un anno di remote work a Malta Fisso la mia prima dichiarazione dei redditi maltese e penso: Qualcuno poteva dirmelo prima. Dopo un anno di lavoro da remoto da Malta posso assicurarti: l’isola non è solo sole, mare e Wi-Fi perfetto. Dietro l’angolo ci sono trappole fiscali pronte a svuotare il budget da nomade più in fretta di quanto tu dica Pastizzi. Certo, Malta fa di tutto per attirare i digital nomads. Il Remote Work Residence Permit sembra rendere tutto facile sulla carta. Ma tra teoria e pratica si apre una voragine in cui sono già caduti tanti remote worker ottimisti. Io compreso. In questa guida condivido le mie esperienze di dodici mesi nella Malta reale: dalle insidie fiscali nascoste, agli ostacoli burocratici, fino ai veri vantaggi del luogo che possono davvero migliorarti la vita. Spoiler: è più complicato di come lo mostra Instagram, ma con la giusta preparazione assolutamente fattibile. Malta come paradiso del remote work: cosa c’è di vero? Malta si promuove come la destinazione perfetta per chi lavora da remoto. 300 giorni di sole all’anno, membro UE, inglese lingua ufficiale: sulla carta suona incredibile. Ma lascia che ti racconti la nuda verità. I vantaggi autentici La promessa internet? Sostanzialmente vera. Con Melita o GO hai fibra ottica da 100 a 1000 Mbit/s. Costo: 30-60 euro al mese. In un anno ho avuto appena tre interruzioni importanti – molto più stabile rispetto a Berlino. Il fuso orario è perfetto per i clienti europei. Se a Bali devi svegliarti alle 3 del mattino per riunioni tedesche, qui inizi rilassato alle 9. Per clienti USA la cosa è più complicata: 6 ore di differenza spesso significano call fino alle 23. Vantaggio Reality Check Valutazione Internet stabile Buono il 95% delle volte ✅ Confermato Sicurezza giuridica UE Complessa ma solida ✅ Confermato Inglese ovunque Negli uffici talvolta solo malti ⚠️ Quasi sempre vero Costo della vita basso Più caro che in quasi tutta l’UE ❌ Mito Le difficoltà nascoste Il mercato immobiliare è spietato. Davvero spietato. Un monolocale a Sliema costa almeno 800 euro, esclusi i costi extra. Valletta? Dimenticalo: meno di 1.200 euro non trovi nulla di decente. Inoltre molti proprietari chiedono 2-3 mesi di deposito, cash in mano. Il traffico ti farà impazzire. Gli autobus arrivano… quando vogliono. L’auto è quasi obbligatoria, ma posteggiare è più raro di un politico onesto. A Valletta pago 100 euro al mese solo per il parcheggio. Cosa vuol dire per te? Calcola un costo della vita del 30-50% superiore rispetto alle grandi città tedesche. Malta è un paradiso fiscale UE, non un paradiso per il costo della vita. Capire il sistema fiscale maltese: fondamentali per remote worker Il sistema fiscale maltese è come un orologio svizzero: complicato, ma, una volta capito, abbastanza efficiente. Cosa fondamentale: Malta tassa secondo il principio della residenza. Se sei fiscalmente residente, paghi tasse su tutto il reddito mondiale; se non lo sei, solo su quanto guadagni a Malta. Quando diventi fiscalmente residente? Probabilmente conosci la regola dei 183 giorni. Ma Malta ha peculiarità che altri paesi non hanno. Diventi residente fiscale automaticamente se: Passi più di 183 giorni all’anno solare a Malta O stai meno di 183 giorni, ma Malta è il tuo “Centre of Vital Interests” O possiedi un immobile a Malta e trascorri più di 90 giorni lì Il “Centre of Vital Interests” (centro degli interessi vitali) è il punto critico. Hai a Malta il conto principale, la residenza, i legami sociali più forti? Allora il fisco potrebbe considerarti residente anche se stai meno di 183 giorni. Il sistema progressivo: le aliquote Reddito annuo Aliquota Imposta cumulativa Fino a 9.100€ 0% 0€ 9.101€ – 14.500€ 15% 810€ 14.501€ – 19.500€ 25% 2.060€ 19.501€ – 60.000€ 25% 12.185€ Da 60.001€ 35% – Se guadagni come remote worker 50.000 euro l’anno, paghi circa 9.685 euro di tasse, pari a un’aliquota effettiva del 19,4%. In Germania, con lo stesso reddito, sarebbero circa 14.500 euro (29%). Il risparmio è reale, ma non così drastico come promettono certi fiscalisti. La Remittance Base: l’asso nella manica di Malta Qui viene il bello: Malta offre la “Remittance Base” – paghi tasse solo sui soldi che effettivamente trasferisci nel paese. Se guadagni 80.000 euro ma trasferisci solo 30.000 euro sul conto maltese, tassano solo questi ultimi. Sembra troppo bello? In parte lo è. La Remittance Base costa 5.000 euro l’anno e funziona solo se non sei cittadino maltese e non sei residente fiscale da più di 7 anni. Vale la pena solo da circa 100.000 euro di reddito annuo. Cosa vuol dire per te? Con un reddito tipico da remote worker (30.000-70.000 euro), la tassazione standard di solito è più conveniente della Remittance Base più il costo extra. I maggiori rischi fiscali – e come evitarli Avrei potuto risparmiarmi 3.200 euro di conguaglio, se avessi conosciuto prima queste insidie. Impara dai miei errori. Tasto dolente #1: doppia imposizione per errata cancellazione L’errore più frequente: ti cancelli in Germania, vai a Malta, pensi di essere a posto. Ma la Germania può comunque tassarti finché non dimostri la residenza fiscale altrove. Il mio errore: mi sono cancellato a Berlino a febbraio, trasferito a Malta a marzo, ma sono diventato residente fiscale solo a giugno. La Germania ha preteso le tasse su quei tre mesi, nonostante la cancellazione. Come evitarlo: Cancellazione fiscale dalla Germania solo dopo aver ottenuto la residenza fiscale a Malta Studia bene la convenzione contro le doppie imposizioni Conserva con cura tutti i documenti (contratto di affitto, estratti conto, ecc.) Consulta un consulente fiscale in entrambi i paesi Tasto dolente #2: troppo tardi per la previdenza sociale Malta ha il suo sistema previdenziale. Da dipendente versi il 10% dello stipendio, da autonomo almeno 15,50 euro a settimana – sembra poco, ma fa 806 euro l’anno. L’insidia: molti remote worker pensano di poter mantenere l’assicurazione sanitaria tedesca. Teoricamente sì, ma in pratica è complicato. La EHIC (European Health Insurance Card) copre solo le urgenze, non le cure normali. Il mio consiglio: assicurazione sanitaria privata (150-300 euro al mese) più previdenza sociale maltese. Sì, doppia copertura, ma legalmente in ordine. Tasto dolente #3: registrazione IVA come autonomi Sopra i 35.000 euro di fatturato annuo devi registrare la partita IVA – 18% sui servizi. Molti remote worker lo ignorano, pensando: Lavoro solo per clienti tedeschi. Errore. Se sei residente fiscale a Malta e offri servizi, vale la legge maltese sull’IVA. Punto. Servizio Aliquota IVA Note particolari Software Development 18% B2B intra UE: reverse charge Marketing/Consulenza 18% Conta il luogo di prestazione Design/Creatività 18% Sui prodotti digitali è complesso Tasto dolente #4: la regola 1/3 per gli immobili Se acquisti un immobile a Malta da cittadino UE, puoi affittare al massimo il 33% della superficie abitabile. Se sfori, rischi multe salate. Conosco uno sviluppatore tedesco che ha acquistato un appartamento a Valletta come residenza principale, ma l’ha affittato su Airbnb l’80% dell’anno. Il fisco non l’ha presa bene: 15.000 euro di conguaglio e penale. Quindi? Le insidie fiscali a Malta sono reali e costose. Ma con una consulenza adeguata sono assolutamente evitabili. Meglio spendere 1.500 euro per un buon commercialista che rischiarne 5.000 in sanzioni. Malta Remote Work Residence Permit: la tua via al permesso di soggiorno Il Nomad Residence Permit è la risposta maltese al Digital Nomad Visa dell’Estonia. Dal 2021 permette ai cittadini UE di lavorare da remoto a Malta fino a un anno, senza diventare residenti fiscali. Sembra perfetto, ma ci sono dei ma. Chi può richiedere il Remote Work Permit? I requisiti sono più rigidi del previsto: Cittadino UE/SEE o svizzero Almeno 2.700 euro netti al mese Prova di un lavoro dipendente fuori da Malta Assicurazione sanitaria valida a Malta Fedina penale pulita (certificato penale esteso) La sostanza: NON puoi lavorare per aziende maltesi né servire clienti maltesi. Il permesso è solo per remote work per datori di lavoro esteri. La procedura: la mia esperienza Ho richiesto il permesso nel 2023. Tempi ufficiali: 30 giorni lavorativi. Realtà: 11 settimane. Ecco la cronologia: Domanda online (giorni 1-3): Portale ok, ma i limiti di upload sono frustranti. File PDF >5MB da comprimere. Verifica documenti (settimane 2-4): Tre richieste di chiarimenti su cose già specificate. Controllo background (settimane 5-8): Totale silenzio. Nessun aggiornamento. Approvazione (settimane 9-11): Improvvisamente, mail di approvazione. Permesso arriva per posta. Costo: 300 euro, non rimborsabili in caso di diniego. I limiti nascosti del permesso Sembra flessibile, ma ha restrizioni spesso taciute: Aspetto Restrizione Conseguenza in caso di infrazione Durata del soggiorno Max 365 giorni, poi 1 anno di pausa Divieto d’ingresso Familiari Richieste separate necessarie Nessun diritto automatico Attività lavorativa No clienti maltesi Ritiro del permesso possibile Obbligo fiscale Nessuno se inferiore a 183 giorni Situazione complessa se superi la soglia Alternativa: usare la libertà di movimento UE Sinceramente: per la maggior parte dei cittadini UE, il Remote Work Permit è superfluo. Già puoi restare a Malta fino a 90 giorni senza formalità, dopo passi al regime di libera circolazione UE. Il vantaggio del permesso: segnali alle autorità che sei in regola. Questo può aiutare in future richieste (residenza, cittadinanza). Morale? Il Remote Work Permit è un nice-to-have, non un must-have. Per permanenze fino a 6 mesi basta la libera circolazione UE. Costo della vita vs. vantaggi fiscali: il conto onesto È ora di fare i conti. Malta conviene davvero? Ho tracciato tutte le mie spese annuali e le ho confrontate con Berlino. Il verdetto è… complesso. I miei costi reali di vita a Malta (2023) Categoria Malta (€/mese) Berlino (€/mese) Differenza Affitto (monolocale centrale) 950 800 +150€ Costi accessori 180 120 +60€ Spesa alimentare 420 280 +140€ Trasporti/auto 350 90 +260€ Internet/cellulare 65 45 +20€ Tempo libero/ristoranti 380 250 +130€ TOTALE 2.345€ 1.585€ +760€ Ahi. Malta mi costa 760 euro in più al mese rispetto a Berlino. 9.120 euro in più all’anno. Il vantaggio fiscale si erode rapidamente… I veri costi nascosti Trasporti: L’auto è praticamente indispensabile. La mia Corsa usata: 12.000 euro, assicurazione 600 euro (kasko), parcheggio 100 euro, carburante 150 euro. Trasporti pubblici? Impraticabili per chi lavora da remoto con orari precisi. Spesa alimentare: Malta importa l’80% dei generi alimentari. Un’avocado costa 2,50 euro, formaggio tedesco 8-12 euro. Se cucini molto, i costi schizzano. Aria condizionata: Da giugno a settembre la AC va sempre. Il record: bolletta da 180 euro in un mese. A Berlino: 45 euro. Da che reddito Malta conviene? Ho fatto diverse simulazioni di reddito: Reddito annuo Risparmio fiscale Malta Costi extra della vita Vantaggio netto 30.000€ 1.200€ 9.120€ -7.920€ 50.000€ 4.815€ 9.120€ -4.305€ 75.000€ 9.690€ 9.120€ +570€ 100.000€ 15.420€ 9.120€ +6.300€ Il break-even è circa a 72.000 euro di reddito annuo. Prima di quella soglia, la convenienza è solo di qualità di vita, non economica. Fattori che cambiano il bilancio Stile di vita: Se vivi con meno pretese (stanza in condivisione, nessuna auto, cucina locale), puoi abbassare i costi extra del 30-40%. Vantaggi del remote working: Niente spese di pendolarismo o abbigliamento da ufficio, assicurazione sanitaria spesso più economica: puoi risparmiare altri 200-300 euro al mese. Qualità della vita: 300 giorni di sole, mare a due passi, ritmo più rilassato – elementi impagabili rispetto ai soli euro. Cosa significa? Malta conviene economicamente solo sopra i 70.000 euro di reddito annuo. Sotto, paghi di più – ma potrebbe valerne la pena per la qualità della vita. Consigli pratici per la vita quotidiana da remote worker a Malta Basta teoria. Ecco i consigli pratici che ti semplificheranno davvero la vita a Malta – dalla prima casa al desk vista mare. Cercare casa: dove e come Il mercato immobiliare maltese è un acquario di squali, ma con strategia trovi qualcosa di decente: Le zone migliori per remote worker: Sliema/St. Julians: Care, ma migliori servizi. Bar, ristoranti, nightlife. 800-1.500 euro per un monolocale. Valletta: Storica, suggestiva, ma rumorosa. Tanti turisti. 700-1.200 euro. Msida/Gzira: Più economiche e meno turistiche. 600-900 euro. È la mia zona segreta. Mellieha/Bugibba: Più tranquille e familiari, ma collegamenti pessimi. 500-800 euro. Strategia per la ricerca: Gruppi Facebook: Malta Property Sales & Rentals, Expats in Malta Siti: properti.mt, maltapark.com, frank-salt.com.mt Gruppi WhatsApp expat (miniera d’oro per offerte dirette) Direttamente da sviluppatori: QI Projects, AX Group, Mercury Projects Il mio trucco: ho trovato la casa migliore con un post su Instagram. Hashtag #MaltaRental #Sliema, storia condivisa – tre offerte in 24 ore. Internet e coworking: la base per lavorare La fibra si trova ovunque, ma le differenze tra provider sono notevoli: Provider Velocità Costo/mese La mia esperienza Melita 100-1000 Mbit/s 30-70€ Stabile, ottimo supporto GO 100-500 Mbit/s 35-60€ Economico, più interruzioni Epic 200-1000 Mbit/s 40-80€ Nuovo, velocissimo I coworking space più affidabili: RSVP Coworking (Valletta): 150€/mese, posizione top, a volte troppo affollato Beats Coworking (Gzira): 120€/mese, rilassato, ma caffè pessimo Impact Hub (Birkirkara): 100€/mese, vibe start-up, collegamenti difficili Banking: il tuo accesso all’economia locale Un conto maltese è indispensabile – per affitto, assicurazione, pagamenti locali. L’apertura va da 2 a 6 settimane a seconda della banca: HSBC Malta: Internazionale, comoda online, ma costosa (15€/mese gestione conto). Serve prova di 2.500 euro d’entrate mensili. BOV (Bank of Valletta): Leader locale, costi contenuti (5€/mese), ma banking digitale antiquato. Il mio preferito nonostante i limiti tecnici. APS Bank: Via di mezzo, commissioni oneste, app decente. Buona per redditi medi. Trasporti: auto o alternative? L’autobus… è un’avventura. In teoria ogni 15-30 minuti. In pratica: spesso aspetti 45 minuti e poi ne arrivano tre insieme. Per lavorare da remoto non è affidabile. Acquisto auto: Usato caro (50% in più rispetto alla Germania), ma indispensabile. Meglio dal concessionario: la garanzia è preziosa sulle strade maltesi. Noleggio auto: Lungo termine da 300€/mese. Se stai meno di sei mesi può convenire rispetto all’acquisto e rivendita. Monopattini/bici: Solo per brevi distanze. Colline e traffico rendono ogni corsa lunga una sfida estrema. Cosa significa per te? Con la preparazione giusta, la routine maltese fila liscia. Pianifica però 4-6 settimane per tutte le pratiche e iscrizioni amministrative. Networking e community: come integrarsi davvero Malta è piccola: 520.000 abitanti su 316 km². Significa che tutti conoscono tutti – e la tua fama ti precede. La community expat è unita, disponibile ma anche pettegola. Ecco i consigli per integrarti sul serio. Le community expat più importanti Community tedesca: Più piccola di quanto pensassi (circa 2.000 persone), ma molto organizzata. Il Deutsche Verein Malta organizza incontri mensili a Valletta. Ottimi per primi contatti e dritte pratiche. Remote/Digital Nomads: Molto attiva, ambiente internazionale. Il gruppo Facebook Malta Digital Nomads vanta oltre 3.500 membri. Meetup ogni settimana da Tanner & Co (St. Julians), ogni giovedì dalle 19. Gaming/iGaming Industry: Malta è la capitale europea dell’iGaming. Più di 300 aziende, tanti professionisti expat. La SiGMA Conference a novembre è L’EVENTO per il networking annuale. Eventi e meetup da non perdere Evento Frequenza Target Perché partecipare? Malta Tech Meetup Mensile Sviluppatori, startupper tecnologici Opportunità lavoro, tendenze tech Entrepreneurs Malta Ogni 2 settimane Imprenditori, investitori Contatti business, finanziamenti Expat Coffee Mornings Settimanale Tutte le nazionalità Social, dritte pratiche Malta Blockchain Summit Annuale Crypto, blockchain International, di alto livello I posti migliori per fare networking Business/Professional: The Phoenicia Malta (Valletta): il punto d’incontro della business elite Corinthia Hotel (St. Julians): sale executive, atmosfera internazionale Valletta Design Cluster: industrie creative, start-up Casual/social: Hole in the Wall (Valletta): birre artigianali, ambiente rilassato Native Bar (St. Julians): cocktail, atmosfera internazionale Café Jubilee (Valletta): il punto dei remote worker la mattina/pranzo Do’s and Don’ts culturali Da fare: Impara qualche parola di malti: effetto wow assicurato Rispetta le tradizioni religiose (Malta è molto cattolica) Puntualità massima sugli appuntamenti professionali Porta sempre un piccolo omaggio alla prima cena Da evitare: Non criticare Malta in pubblico – anche se sei frustrato Non confrontare continuamente con il tuo paese dorigine Non sottovalutare la potenza del passaparola Non ignorare le feste locali (la Festa è sacra) Il mio trucco personale per il networking Ho scoperto che i maltesi sono estremamente orgogliosi della loro isola. Mostra vero interesse per la storia, la cultura e la cucina locale – il collegamento è immediato. Il mio consiglio: impara a pronunciare i nomi dei villaggi. Mdina si dice “M-DINA”, non “Medina”. Colpo sicuro. Iscriviti ai gruppi Facebook locali per eventi: Whats On Malta, Malta Events, Things to do in Malta. Scoprirai concerti, festival, mercatini popolari – eventi frequentati da locals, non solo turisti. Morale? Malta è troppo piccola per isolarsi. Investi tempo in relazioni autentiche, non solo networking superficiale. La community è accogliente, ma il primo passo tocca a te. La mia conclusione dopo un anno di remote work a Malta Dodici mesi di reale esperienza maltese: tempo di bilanci sinceri. Lo rifarei? Sì, ma con aspettative diverse. Cosa è stato meglio del previsto Work-life balance: Il ritmo mediterraneo contagia. Pranzo sul mare, nuoto dopo lavoro, weekend a Gozo – impensabile a Berlino. Il mio stress è sceso molto. Prospettiva internazionale: Malta è un vero melting pot. Tra i miei amici stretti: un UX designer italiano, una marketing manager svedese, un developer serbo. Questa diversità arricchisce tantissimo. Opportunità di business: Malta è piccola, ma altamente collegata a livello internazionale. Qui ho ricevuto in un anno più offerte e proposte che in cinque a Berlino. Il settore gaming cresce moltissimo, il fintech decolla. Cosa ha deluso Burocrazia: La precisione tedesca incontra la calma mediterranea = frustrazione. Un modulo semplice può richiedere mesi, le scadenze sono “indicative”. Costo: Malta è diventata cara. I prezzi delle case schizzano, i ristoranti sono sempre più turistici e cari. “Paese UE low-cost”? Non nel 2024. Solitudine d’inverno: Da novembre a febbraio dura. Poco sole, molta pioggia, case fredde (il riscaldamento è raro). Molti expat vanno via in quei mesi – ora capisco perché. Per chi Malta funziona Malta è perfetta se: Guadagni dai 70.000 euro in su (allora conviene) Vuoi lavorare in un contesto internazionale (gaming, fintech, blockchain) Per te sole e mare sono vitali per la salute mentale Sei flessibile su comfort ed efficienza Apprezzi networking e community Malta non fa per te se: Hai bisogno di puntualità e efficienza tedesca Vivi solo con budget (sotto i 3.000 euro al mese) Ti manca la grande città (teatri, musei, ristoranti di tendenza) Cerchi l’anonimato (qui si conoscono tutti) Dipendi dai trasporti pubblici Il mio piano per il secondo anno Resto, ma cambio approccio: Vivere in modo stagionale: novembre-febbraio in Germania/altrove, marzo-ottobre a Malta Investire in casa: comprare anziché pagare affitto per sempre Focus business: più clienti locali, usare Malta come hub Costruire la community: fondare il German Tech Meetup Malta (c’è ancora spazio!) Le lezioni più importanti L’assistenza fiscale è oro puro: investi 1.500 euro in consulenza, risparmi 5.000 euro di errori L’integrazione richiede almeno 6 mesi: pazienza con te e con il sistema Piani B indispensabili: down internet, caos burocratico, cambi di regole capitano La qualità della vita è impagabile: meno stress, più sole, amici internazionali – hanno un valore vero Malta non è economica: ma i vantaggi fiscali possono rendere tutto profittevole In sintesi: Malta come destinazione remote work funziona, ma solo con aspettative realistiche e preparazione solida. Non è il paradiso fiscale di cui parlano certi YouTuber. Ma è un posto stimolante dove lavorare e vivere a livello internazionale – se sei pronto a lasciarti coinvolgere. Stai pensando a Malta? Fallo, ma con occhi aperti. E se hai domande – la community maltese è piccola e disponibile. Ci trovi nei soliti gruppi Facebook o il giovedì al Tanner & Co. Domande frequenti (FAQ) Serve un visto per Malta se sono cittadino UE? No, come cittadino UE puoi muoverti e lavorare liberamente a Malta. Il Remote Work Residence Permit è facoltativo e serve soprattutto per chiarimenti fiscali. Per soggiorni inferiori a 3 mesi non serve nulla, poi dovresti registrarti in polizia. Qual è il reddito minimo per cui conviene fiscalmente trasferirsi a Malta? Circa da 72.000 euro di reddito annuo la convenienza fiscale compensa i maggiori costi di vita. Sotto quella soglia, perdi economicamente ma guadagni qualità della vita. Sopra i 100.000 euro il vantaggio supera i 6.000 euro annui. Quanto ci vuole per aprire un conto in banca? Da 2 a 6 settimane secondo la banca. La più veloce è HSBC (1-2 settimane), BOV spesso richiede 4-6 settimane. Serve prova di reddito, indirizzo a Malta e spesso una referenza personale. Calcola tempi ampi – senza conto locale è tutto più complicato. L’auto è davvero indispensabile a Malta? Per lavorare da remoto con affidabilità: sì. I bus sono imprevedibili e spesso affollati. Per riunioni importanti o scadenze non puoi contare sul trasporto pubblico. Una macchina usata costa 8.000–15.000 euro, noleggio a lungo termine da 300 euro al mese. Che assicurazione sanitaria serve? Con la tessera sanitaria europea EHIC hai copertura solo per le emergenze, non per trattamenti normali. Consiglio: assicurazione privata (150–300 euro/mese) più previdenza sociale maltese (806 euro/anno). Doppia copertura, situazione legale chiara. Posso mantenere clienti tedeschi se divento fiscalmente residente a Malta? Sì, in linea di massima. Occhio però alla soglia IVA (18%) sopra i 35.000 euro all’anno. Per clienti B2B UE vale il reverse charge. Consulta un commercialista: la normativa è complessa e soggetta a cambi frequenti. Come trovare casa da remote worker? I gruppi Facebook sono il metodo migliore: Malta Property Sales & Rentals, Expats in Malta. Evita Airbnb per lunghi periodi – troppo caro. Calcola 800–1.500 euro al mese per un monolocale centrale. Deposito cauzionale: 2–3 mesi in cash. Quando divento residente fiscale a Malta? Oltre i 183 giorni in un anno solare o quando Malta diventa il tuo “centre of vital interests” (conto principale, residenza, rapporti sociali). Anche con meno di 183 giorni il fisco può dichiararti residente se il tuo centro di vita è qui. Quali coworking space consigli? RSVP Coworking a Valletta (150€/mese) ha la miglior posizione ma a volte è affollato. Beats Coworking a Gzira (120€/mese) è più rilassato e conveniente. Impact Hub a Birkirkara (100€/mese) è il più economico ma poco collegato. Com’è Internet a Malta per chi lavora da remoto? Sorprendentemente buono. Fibra da 100 a 1000 Mbit/s per 30–70 euro al mese. Melita è la più stabile, GO più economica ma meno affidabile, Epic la più veloce ma costosa. In un anno ho avuto solo tre interruzioni davvero rilevanti – più stabile delle attese.

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