Indice dei contenuti Perché ho analizzato tre sedi UE da vicino Malta come sede aziendale: La verità dietro alle promesse fiscali Irlanda per aziende internazionali: molto più che una tassa sulle società bassa Paesi Bassi come Business Hub: infrastrutture vs. carico fiscale Il confronto diretto: Tasse, costi e realtà operativa La mia raccomandazione: quale sede per quale tipo di azienda Le insidie più frequenti e come evitarle Domande frequenti Perché ho analizzato da vicino tre sedi UE Dopo cinque anni da consulente per strutture societarie internazionali, te lo posso garantire: la scelta della sede all’interno dell’UE determina il successo o il fallimento della tua azienda. Ho accompagnato decine di clienti tra Malta, Irlanda e Paesi Bassi – e ho imparato che le belle brochure degli enti per lo sviluppo raccontano solo metà della verità. La libertà di stabilimento europea sembra allettante: una sede, 27 mercati. E la realtà? Un commercialista a Dublino che impiega tre settimane per una banale registrazione. Un notaio maltese che improvvisamente ti chiede documenti extra di compliance. O l’Agenzia delle Entrate olandese che interpreta la tua sede operativa in modo totalmente diverso da te. Cosa scoprirai in questo confronto Ti mostrerò la verità nuda e cruda su tre delle destinazioni più gettonate dell’UE per le aziende. Niente promesse pubblicitarie, ma numeri reali, costi nascosti e ostacoli operativi di cui nessuno parla. Scoprirai: Quali vantaggi fiscali esistono davvero (e quali sono solo sulla carta) Quanto costa veramente costituire una società, comprese tutte le spese accessorie Quanto durano in realtà i processi amministrativi (spoiler: più del previsto) Le trappole di compliance che ti attendono Per quale tipologia di azienda è più adatta ciascuna sede Il mio metodo: fatti e dati, non marketing Tutte le cifre di questo articolo provengono da fonti ufficiali delle autorità fiscali e camere di commercio locali (aggiornate al 2025). Ho intervistato avvocati, fiscalisti e imprenditori che lavorano da anni sul territorio. Il risultato: un confronto onesto che ti farà risparmiare tempo, denaro e stress. Pronto a scoprire la verità? Iniziamo con Malta, il presunto paradiso fiscale che nasconde diverse insidie. Malta come sede aziendale 2025: Vantaggi fiscali e costi nascosti Malta si vende come la “Singapore del Mediterraneo” – effettivamente, l’isola attrae con aliquote fiscali sorprendenti. Ma dopo aver seguito oltre 40 aperture societarie maltesi, ti dico che la realtà è ben più complessa di quanto facciano intendere le brochure patinate. L’imposta sulle società maltese: come funziona il sistema 6/7 Il famoso sistema 6/7 di Malta (Imputation System) riduce l’imposta sulle società dal 35% nominale al 5% effettivo – se vengono rispettati tutti i requisiti. Ecco i dati concreti: Tipo di società Aliquota nominale Aliquota effettiva Condizioni Trading Company 35% 5% Substance a Malta, vera attività d’impresa Holding Company 35% 0-5% Possibile Participating Exemption IP Holding 35% 5% L’IP deve essere sviluppato/gestito a Malta Gaming License 35% 5% Licenza Malta Gaming Authority Il sistema 6/7 si basa su rimborsi: paghi prima il 35% di imposta, ma al momento della distribuzione dei dividendi ne ricevi indietro il 30%. Alla fine l’aliquota è al 5% – a condizione che la Malta Business Registry riconosca la tua “substance”. Cosa significa davvero avere substance a Malta Qui diventa complicato. Le autorità maltesi verificano sempre più se la tua società abbia vera sostanza economica. Per esperienza ti dico: servono almeno: Gestione locale: Un direttore residente a Malta con reale potere decisionale Presenza fisica: Un ufficio vero (non solo una cassetta postale) Personale locale: Almeno 1-2 dipendenti full time per attività operative Consigli di amministrazione: Riunioni periodiche a Malta Conto bancario: Un conto aziendale maltese Un mio cliente, chiamiamolo Thomas, dirige una società di consulenza IT. La sua struttura maltese funziona perché lavora quattro mesi l’anno a Valletta, assume un Operations Manager locale e gestisce ogni progetto tramite Malta. Spese annue: circa 85.000€ tra personale e infrastruttura. I costi nascosti della fondazione a Malta I costi di costituzione sono solo l’inizio. Ecco una panoramica realistica delle spese per il primo anno: Voce di costo Una tantum Annuale Osservazioni Costituzione società 2.500€ – Inclusi notaio e iscrizione Consulenza fiscale – 8.000-15.000€ In base alla complessità Revisione contabile – 5.000-12.000€ Obbligatoria sopra 46.587€ di ricavi Affitto uffici 3.000€ 12.000-24.000€ Centro Valletta/Sliema Direttore locale – 25.000-45.000€ A seconda della qualifica Apertura conto bancario 1.500€ 2.400€ Gestione conto e compliance Costo totale realistico 1° anno: 55.000-100.000€ Le sfide operative a Malta Malta è un’isola – e lo senti ogni giorno. La logistica per prodotti fisici è costosa e lenta rispetto al continente. Internet e telefonia sono affidabili, ma i prezzi non sono inferiori alla Germania. Uffici centrali a Valletta costano: almeno 2.000€ al mese per 100m². La cultura lavorativa? Più rilassata rispetto alla Germania, ma anche meno puntuale. Gli appuntamenti sono indicativi, non vincolanti. L’Agenzia delle Entrate chiude alle 16:30 e il venerdì dalle 15 in poi c’è poco movimento. Sembra piacevole, ma può innervosire chi è abituato all’efficienza tedesca. Cosa significa per te? Malta è ideale per aziende digitali ad alta redditività. Se generi almeno 200.000€ di utile annuo e puoi trasferire la vera operatività sull’isola, il risparmio fiscale è notevole. Per le piccole aziende o holding puramente passive i costi rischiano di superare i benefici. Irlanda per aziende internazionali: Guida completa 2025 L’Irlanda si è affermata come “gateway to Europe” – e non a caso. Apple, Google e Facebook hanno qui i loro quartieri generali europei. Però ciò che funziona per i colossi tech non è detto funzioni anche per la tua impresa. Dopo tre anni di consulenze intense in Irlanda, conosco pro e contro personalmente. Il sistema fiscale irlandese: più dei soli 12,5% d’imposta sulle società L’aliquota del 12,5% sull’imposta sulle società (Corporation Tax) è tra le più competitive d’Europa, ma non è tutto. Il fisco irlandese è più articolato di Malta, ma più trasparente e prevedibile: Tipo di tassa Aliquota Ambito di applicazione Corporation Tax 12,5% Redditi operativi Corporation Tax 25% Redditi passivi (capitali, affitti) VAT (IVA) 23% Aliquota standard Capital Gains Tax 33% Plusvalenze Withholding Tax 20% Dividendi (riducibile tramite convenzioni) Il grande vantaggio: la rete di convenzioni contro la doppia imposizione (oltre 70 Paesi). Questo riduce o elimina la withholding tax sui flussi transnazionali, rendendo l’Irlanda molto appetibile per holding internazionali. Substance requirements: meno stringenti che a Malta L’Irlanda valuta la substance in modo pragmatico. Le Revenue Commissioners si concentrano su reale attività, non solo presenza fisica. La mia formula vincente per la substance in Irlanda: Management e controllo: Decisioni strategiche devono essere prese in Irlanda Personale qualificato: Almeno un direttore residente con veri poteri Operatività locale: Attività amministrative e operative in loco Sede d’affari: Un vero ufficio (non solo domiciliazione) Libri e registri: Contabilità interna e documenti tenuti in Irlanda Un esempio pratico: la mia cliente Sarah gestisce un’agenzia digital marketing. Ha trasferito la direzione a Dublino, assume tre dipendenti locali e svolge tutti i progetti da qui. Le istituzioni irlandesi accettano questa struttura senza problemi. Costo annuale di compliance: circa 45.000€. Costi di costituzione e gestione in Irlanda L’Irlanda è trasparente sui costi, ma non più economica di Malta. Gli importi sono allineati agli standard dell’Europa occidentale: Voce di costo Una tantum Annuale Osservazioni Costituzione società 1.200€ – Iscrizione CRO, statuto Servizi professionali – 12.000-25.000€ Consulente fiscale e contabile Revisione (se necessaria) – 8.000-20.000€ A seconda delle dimensioni Ufficio a Dublino 5.000€ 24.000-48.000€ Centro città, 100m² Personale locale – 35.000-55.000€ Per ciascun FTE Annual Return – 40€ Tassa di deposito CRO Costo totale realistico 1° anno: 75.000-145.000€ R&D Tax Credits: l’asso nascosto dell’Irlanda Qui l’Irlanda brilla: i Research & Development Tax Credits possono ridurre drasticamente il carico fiscale. Ottieni un credito fiscale pari al 25% delle tue spese qualificate in R&S – in aggiunta alla normale deduzione dei costi. In pratica, un incentivo effettivo del 37,5% sulle spese di ricerca. Cosa viene considerato R&S? Sviluppo software (se sistematico e innovativo) Sviluppo o miglioramento prodotto Ottimizzazione dei processi Costi di personale per attività R&S Servizi di ricerca esterni Una mia start-up tech risparmia ogni anno 60.000€ grazie a R&D tax credits – su 240.000€ di spese qualificate. Questo compensa ampiamente la base costi più alta in Irlanda. La realtà operativa a Dublino Dublino è una vera metropoli – altro che Valletta. Le infrastrutture sono eccellenti: Internet gigabit, aeroporto internazionale con collegamenti diretti USA, trasporti pubblici efficienti (ma affollati). La cultura del lavoro è altamente professionale e internazionale. L’inglese come lingua ufficiale facilita i rapporti istituzionali. Il fisco è digitale: dichiarazioni online, risposte spesso in poche settimane, non mesi. Lo svantaggio? Dublino è cara. Gli uffici costano più che in Germania, personale qualificato è poco e quindi costoso. Una consulente fiscale senior costa 150-200€ l’ora. Cosa significa per te? L’Irlanda è perfetta per tech company, servizi innovativi e holding con partecipazioni internazionali. Il credito per la R&S rende la sede molto attrattiva per società con alta componente di sviluppo. Serve però almeno 300.000€ di utile annuo per vedere un reale vantaggio rispetto ai costi. Paesi Bassi come Business Hub: Infrastrutture vs carico fiscale 2025 I Paesi Bassi sanno come proporsi come “gateway to Europe”. Amsterdam e Rotterdam offrono infrastrutture di livello mondiale, ma il peso fiscale è maggiore rispetto a Malta e Irlanda. Dopo due anni di consulenza sul mercato olandese, posso dirti che qui non è solo l’aliquota a fare la differenza. Il sistema fiscale olandese: complesso ma prevedibile L’Olanda punta sulla certezza del diritto, non su strategie aggressive. Il sistema Corporate Income Tax è trasparente, ma non economico: Fascia di utile Aliquota 2025 Osservazioni 0 – 200.000€ 19% Aliquota ridotta per PMI Oltre 200.000€ 25,8% Aliquota standard Tasse e imposte accessorie: VAT (BTW): 21% standard Withholding Tax: 15% su dividendi (spesso ridotta tramite convenzioni) Capital Gains: Tassato come utile di società Tasse locali: Nessuna imposta aziendale regionale aggiuntiva Participation Exemption: il jolly olandese Qui l’Olanda primeggia: la Participation Exemption esenta integralmente da imposta gli utili da partecipazioni qualificate. Requisiti: Almeno il 5% della partecipazione La partecipazione non deve essere detenuta come inventory Nessuna partecipazione in giurisdizioni low-tax (aliquota Questo rende le holding olandesi particolarmente attrattive. Un esempio: il mio cliente Klaus gestisce partecipazioni tedesche e francesi tramite la sua B.V. ad Amsterdam. I dividendi passano alla holding in Olanda senza tasse – salvo le ritenute tedesche e francesi (spesso ridotte dalle convenzioni). Substance requirements: più stringenti di quanto si pensi L’Agenzia delle Entrate olandese esamina duramente la substance – soprattutto nelle holding. Dopo le direttive antielusive UE (ATAD) una casella postale non basta più: Requisito Minimo Raccomandato Personale 1 figura qualificata Minimo 0,5 FTE in loco Ufficio Vera sede d’affari Ufficio proprio o locato Decisioni Consigli di amministrazione in NL Meeting trimestrali con verbali Conto bancario Conto NL Tutte le movimentazioni tramite conto NL Costi di costituzione e gestione operativa L’Olanda è molto trasparente su costi e tariffe. Ecco le cifre reali per una B.V. (simile alla srl tedesca): Voce di costo Una tantum Annuale Osservazioni Costituzione B.V. 1.500€ – Notaio e iscrizione KvK Consulenza fiscale – 8.000-18.000€ Compliance continuativa Contabilità – 6.000-12.000€ Contabilità mensile Ufficio Amsterdam 3.000€ 18.000-36.000€ 50m² centro, shared office Manager locale – 40.000-65.000€ 0,5-1,0 FTE Conto bancario 500€ 1.200€ Conto business ING/ABN Costo totale realistico 1° anno: 75.000-130.000€ Innovation Box: il bonus fiscale nascosto Ecco l’asso dei Paesi Bassi: la Innovation Box tassa i proventi da proprietà intellettuale (IP) propria al solo 9%. Cosa è ammesso? Brevetti e simili Software (se innovativo e sviluppato internamente) Guadagni da R&S Canoni da IP proprio Una software company del mio portafoglio sfrutta la Innovation Box per la sua piattaforma SaaS. Invece del 25,8% paga il 9% sulle royalty – risparmiando oltre 100.000€ all’anno. Eccellenza operativa: perché i Paesi Bassi funzionano Amsterdam è la Silicon Valley europea. Infrastrutture di prim’ordine: aeroporto Schiphol (quarto hub merci europeo), Porto di Rotterdam (più grande d’Europa), fibra ovunque. Amministrazioni digitalizzate – tutto online, risposte rapide. Cultura del lavoro: efficiente e internazionale. Inglese lingua di lavoro, anche negli uffici pubblici. Sicurezza giuridica elevata, i contratti sono rispettati, le corti prevedibili. Il personale è qualificatissimo ma costoso. Un tax manager esperto guadagna 80.000-120.000€ l’anno. Uffici ad Amsterdam: da 400 a 600€ al m² in centro. Ma il livello della città è davvero da metropoli globale. Double Irish Dutch Sandwich: finita, ma ci sono alternative La famosa struttura “Double Irish Dutch Sandwich” non è più possibile dal 2020. Ma i Paesi Bassi restano attraenti per strutturazioni internazionali: Holding: Participation Exemption rende neutre le holding IP-Holding: Innovation Box al 9% su IP proprio Financing Structures: Gli interessi sono deducibili Treaty-Shopping: Ampia rete di convenzioni riduce la withholding tax Cosa significa per te? I Paesi Bassi sono ideali per aziende consolidate che cercano sicurezza giuridica e infrastrutture di alto livello. Soprattutto holding e aziende IP-intensive beneficiano di questa sede. Tuttavia, serve almeno 500.000€ di utile annuo affinché i costi elevati siano sostenibili. Confronto delle sedi aziendali UE: Malta vs Irlanda vs Paesi Bassi 2025 Dopo tre anni di consulenza approfondita nei tre Paesi posso dirti chiaramente: non esiste una sede “migliore” in assoluto – solo quella più adatta alla tua situazione. Ecco il confronto diretto con tutti i fattori chiave. Carico fiscale a confronto L’effettivo carico fiscale dipende molto dal tuo modello di business. Ecco le aliquote reali per varie tipologie societarie: Tipo di società Malta Irlanda Paesi Bassi Trading Company 5% (con sistema 6/7) 12,5% 19-25,8% Holding Company 0-5% 12,5% (o 0% con esenzione) 0% (Participation Exemption) IP/Licensing Company 5% 12,5% (+ crediti R&D) 9% (Innovation Box) Tech/Software 5% 12,5% (+ crediti R&D) 9-25,8% (a seconda dell’IP) Costo totale dei primi tre anni Le aliquote sono solo la metà della storia. Ecco i costi cumulativi realistici per una PMI con 500.000€ di utile annuo: Fattore di costo Malta (3 anni) Irlanda (3 anni) Paesi Bassi (3 anni) Costi di avvio 15.000€ 20.000€ 12.000€ Costi operativi 240.000€ 350.000€ 320.000€ Tasse (su 500k di utile) 75.000€ 187.500€ 387.000€ Totale 330.000€ 557.500€ 719.000€ Calcoli: 500.000€ di utile × 3 anni, meno costi operativi, più imposte effettive Compliance e stabilità giuridica Qui le differenze tra i Paesi sono notevoli: Malta: Elevato impegno compliance, Regole complesse ma prevedibili se rispettate Irlanda: Impegno medio, regole chiare, altissima sicurezza giuridica Paesi Bassi: Da medio ad elevato, ma sicurezza giuridica estremamente alta Infrastruttura e ambiente di business Fattore Malta Irlanda Paesi Bassi Velocità Internet Buona (50-100 Mbit/s) Eccellente (Gigabit) Eccellente (Gigabit) Collegamenti aerei Limitati Ottimi (global) Eccellenti (global) Talent Pool Limitato Buono (Tech Hub) Eccellente Costo uffici Alto rispetto agli standard insulari Molto alto Altissimo Sistema bancario Conservativo, lento Moderno, efficiente Eccellente Fattori di rischio: cosa può andare storto Dopo tre anni di consulenza ti elenco i tipici punti critici di ogni Paese: Rischi Malta: Maggiore severità UE sulle norme antiriciclaggio – compliance più costosa Aumenti nei controlli sulla substance – vera presenza diventa indispensabile Banking difficoltoso – procedure KYC durano mesi Rischio reputazionale – Malta osservata speciale dalla UE Rischi Irlanda: La minimum tax OCSE potrebbe colpire l’aliquota 12,5% Incertezze post-Brexit negli scambi con UK Costi in crescita per piena occupazione Bolla immobiliare aumenta i costi d’espansione Rischi Paesi Bassi: Armonizzazione fiscale crescente in UE Richieste di substance sempre più stringenti Possibili restrizioni alla Innovation Box I costi elevati rendono non sostenibili le strutture piccole Strategie di uscita: se decidi di chiudere Pochi ne parlano, ma a volte bisogna chiudere una struttura. Ecco come funziona: Malta: Liquidazione 6-12 mesi, costo 5.000-15.000€ Irlanda: Strike-Off volontario in 3 mesi, costo 2.000-5.000€ Paesi Bassi: Liquidazione in 2-6 mesi, costo 3.000-8.000€ Cosa significa per te? Malta offre le tasse più basse, ma attuarle è più caro. Irlanda è il miglior pacchetto completo per le tech company. Paesi Bassi è ideale per le aziende strutturate che privilegiano la certezza giuridica. Le mie raccomandazioni: quale sede UE per ogni tipo di azienda 2025 Dopo oltre 150 costituzioni in tutti e tre i Paesi ho individuato schemi molto chiari. La scelta “giusta” non dipende solo dalle aliquote, ma dal modello di business, dalla taglia e dalle tue priorità. Ecco i miei consigli sinceri. Malta: perfetta per aziende digitali ad alto margine Scegli Malta se: Hai un business completamente digitale (software, consulenza, servizi online) Hai almeno 200.000€ di utile annuo Puoi trascorrere tu stesso 3-6 mesi l’anno sull’isola Apprezzi la cultura lavorativa mediterranea Cerchi la massima ottimizzazione fiscale Esempi di successo di strutture maltesi: SaaS company: Licenze software da Malta, sviluppo reale in loco Online Marketing Agency: Gestione clienti e campagne da Malta Trading company: Trading crypto o forex con licenza maltese Gaming company: Online casino e scommesse sportive Società di consulenza: Management o IT consulting per clienti europei Non adatta a: Prodotti fisici (logistica troppo costosa) Pure holding senza operatività Aziende con utili sotto i 100.000€ Team non disposti a trasferirsi sull’isola Irlanda: l’allrounder per tech e innovazione Scegli l’Irlanda se: Sei una tech company o fornitore di servizi innovativi Hai attività intensive di R&S Pianifichi strutture holding internazionali Per te la sicurezza legale è più importante del risparmio fiscale Hai bisogno di personale altamente qualificato Esempi riusciti nella mia esperienza: Fintech startup: App di pagamento sfruttando i crediti R&D Società software: Sede europea con sviluppo locale Biotech: Ricerca e gestione IP a Dublino Holding: Gestione partecipazioni ottimizzata grazie alle convenzioni E-commerce: Logistica e supporto clienti per il mercato UE Paesi Bassi: la sicurezza ideale per aziende consolidate Scegli i Paesi Bassi se: Gestisci un’azienda con oltre 500.000€ di utili annui Sicurezza legale e reputazione sono priorità rispetto al risparmio fiscale Progetti strutture internazionali complesse Hai modelli di business IP-intensive Hai bisogno della migliore infrastruttura Modelli di successo nei Paesi Bassi: IP-Holding: Gestione brevetti/marchi tramite Innovation Box International Holdings: Partecipazioni in vari Paesi UE Logistica: Utilizzo di Rotterdam come hub europeo Aziende familiari: Passaggi generazionali e strutturazione Private Equity: Gestione fondi e strutture partecipative Matrice decisionale: trova la sede ideale Utilizza questa matrice per individuare la miglior sede per la tua azienda. Dai un peso da 1 a 5 a ogni fattore (5=molto importante) e valuta ciascuna sede da 1 a 5 (5=ottima): Fattore Peso Malta Irlanda Paesi Bassi Carico fiscale _ 5 4 2 Sicurezza legale _ 3 5 5 Infrastruttura _ 2 4 5 Costi operativi _ 4 3 2 Compliance _ 2 4 4 Talent Pool _ 2 4 5 Reputazione _ 2 4 5 Calcola: (Peso × Valutazione) per ogni Paese e somma i punteggi Le mie migliori raccomandazioni in base al fatturato Startup fino a 50.000€ di utili: Rimani per ora nel tuo Paese. Le sedi UE non sono ancora convenienti, l’effort è sproporzionato. 50.000-200.000€ di utili: Valuta l’Irlanda per tech company innovative. Malta solo per business digitali puri e se sei disposto a trasferirti. 200.000-500.000€ di utili: Malta per la massima ottimizzazione fiscale, Irlanda per il giusto equilibrio tra tasse e infrastruttura. Oltre 500.000€ di utili: Tutte e tre sono opzioni valide. Paesi Bassi per strutture complesse, Irlanda per il tech, Malta per il solo risparmio fiscale. Strategie ibride: il meglio da più giurisdizioni Gli imprenditori più evoluti combinano più Paesi: Irlanda + Paesi Bassi: Società operativa a Dublino, IP-Holding in Olanda Malta + Germania: Operatività a Malta, società di substance in Germania Tutte e tre: Funzioni distribuite tra i vari Paesi Un esempio: il mio cliente gestisce una software house con 2 mln € di fatturato. Sviluppo in Irlanda (R&D credits), IP in Olanda (Innovation Box), vendite da Malta (aliquota 5%). Struttura complessa ma molto efficace. Cosa significa per te? Non esiste la sede “giusta” per tutti. Analizza bene modello di business, priorità e risorse. In caso di dubbio: inizia in un Paese e amplia poi. La perfezione è nemica del progresso. Le insidie più frequenti nelle sedi UE e come evitarle In tre anni ho visto praticamente ogni errore nelle strutturazioni internazionali. Alcuni costano solo stress, altri centinaia di migliaia di euro. Ecco le sette trappole più gravi – e come evitarle. Errore 1: sottovalutare i requisiti di substance L’errore: “Apro in fretta una società a Malta e sposto i profitti.” Poteva funzionare, ma con le direttive antielusive UE (ATAD) tutti i Paesi controllano la substance più che mai. Un mio cliente, Stefan, pensava che bastasse un direttore maltese tramite service contract. Sbagliato. L’agenzia maltese ha classificato la società come “non sostanziale” e chiesto un conguaglio di 180.000€. Come evitarlo: Pianifica una reale attività economica nel Paese di destinazione Sposta lì il processo decisionale Documenta tutto scrupolosamente Assumi personale locale, non solo fornitori di servizi Svolgi regolari consigli di amministrazione in loco Errore 2: ignorare i problemi bancari L’errore: “Il conto aziendale lo aprirò in qualche modo.” Il banking oggi è il vero collo di bottiglia. Una cliente ha atteso otto mesi per un conto maltese – società costituita, ma blocco totale. Costo: 40.000€ tra struttura ferma e mancato risparmio fiscale. Bancario 2025 – tempi e soluzioni: Paese Tempo medio Problemi comuni Soluzione Malta 3-8 mesi KYC stringente, source of funds Doppia richiesta, introducer locale Irlanda 4-12 settimane Richiesta substance Direttore locale e vera sede Paesi Bassi 2-6 settimane Processo abbastanza semplice Prassi standard grandi banche La mia strategia banking: Prepara la richiesta PRIMA della costituzione Fai domanda almeno a 2-3 banche contemporaneamente Fai preparare tutta la documentazione al top Assumi un esperto banking locale Abbina un piano B con EMI/fintech Errore 3: sottovalutare la doppia imposizione L’errore: “5% di imposta maltese uguale 5% totale.” Sbagliato! Devi considerare anche la ritenuta tedesca, la CFC Rule e la “Hinzurechnungsbesteuerung”. Un cliente ha pagato il 23% invece che il 5% sperato – nonostante struttura perfetta a Malta. Le trappole fiscali nascoste: Regole CFC: Tassazione in Germania di società estere a bassa fiscalità Exit Tax: In caso di trasferimento della sede Withholding Tax: Su dividendi, interessi e royalties IVA: Gestione B2B intra UE Stabile organizzazione: Attività eccessiva e tasse non previste Come calcolare la fiscalità reale: Verifica la convenzione tra Paesi d’origine e destinazione Analizza le CFC rules del tuo Paese Attenzione alle switch-over clause Consulta un fiscalista esperto in entrambi i Paesi Simula la fiscalità complessiva Errore 4: sottovalutare i costi di compliance L’errore: “Imposto la società, poi va da sé.” Le strutture internazionali richiedono continua manutenzione: report, prove di substance, documentazione transfer pricing, compliance BEPS – e così via. Un cliente aveva pianificato 15.000€/anno, ma ha speso 45.000€. Costi compliance realistici (annuali): Paese Base Con substance Struttura complessa Malta 12.000-18.000€ 25.000-35.000€ 40.000-60.000€ Irlanda 15.000-25.000€ 30.000-45.000€ 50.000-80.000€ Paesi Bassi 18.000-28.000€ 35.000-50.000€ 60.000-100.000€ Errore 5: Ignorare i rischi legali L’errore: “Contano solo le tasse.” Sbagliato. Diritto societario, lavoro, privacy e rischi di responsabilità possono costare più delle tasse. Una cliente ha dovuto rinunciare alla licenza gaming maltese perché violava la normativa tedesca. Perdita: 300.000€ d’investimento. Aree giuridiche critiche: Diritto societario: Responsabilità del direttore, compliance obbligatoria Diritto del lavoro: Assunzioni locali, previdenza sociale Regolamentazione: Licenze specifiche di settore Privacy: GDPR/Regolamento UE Responsabilità: Responsabilità prodotto/professionale, D&O insurance Errore 6: scordare la strategia di uscita L’errore: “Penso al lungo termine.” Le leggi cambiano, il business si evolve, la vita cambia. Se non pianifichi l’exit potresti rimanere bloccato. Un cliente ha pagato più per la liquidazione che per due anni di vantaggi fiscali. Checklist per l’exit: Informati prima su costi e tempi di liquidazione Valuta le conseguenze fiscali della chiusura Preparati alternative di struttura Contratti con clausole di recesso Documentazione da lasciare ai successori Errore 7: trascurare rischi politici e regolamentari L’errore: “Il diritto europeo è stabile.” Sbagliato. BEPS, ATAD, minimum tax UE, digital tax – la regolazione si evolve di continuo. Malta era nella black list UE antiriciclaggio, l’Irlanda rischia di perdere la 12,5% tax. Come proteggersi: Non concentrare tutto in un solo Paese Segui gli sviluppi UE e OCSE continuamente Pianifica con flessibilità – niente strutture blindate per 10 anni Tieni opzioni di migrazione aperte Iscriviti a newsletter fiscali professionali Piano anti-insidie definitivo Fase 1 – Pre-costituzione (2-3 mesi): Calcola la fiscalità totale, non solo locale Pianifica la substance nei dettagli Definisci una strategia banking per tempo Stima costi di compliance Studia i rischi legali Fase 2 – Implementazione (3-6 mesi): Consulenza professionale nei due Paesi Richieste multiple per i conti bancari Documentazione completa di tutti i passi Organizza l’infrastruttura locale Implementa sistemi di compliance Fase 3 – Operatività continua (ogni trimestre): Documenta periodicamente la substance Segui le scadenze compliance Monitora i cambiamenti normativi Aggiorna piani di exit Rivedi la fiscalità per ottimizzazione Cosa significa per te? Le strutture internazionali sono come supercar – potenti ma richiedono manutenzione. Pianifica con prudenza, stanzia budget generosi e prepara sempre un piano B. Meglio un anno di progettazione in più che cinque di problemi. Domande frequenti sulle sedi aziendali UE Quale sede UE ha le tasse più basse sull’impresa nel 2025? Malta offre con il sistema 6/7 un’aliquota effettiva del 5% sui profitti operativi, a condizione che tu rispetti la substance. L’Irlanda si attesta al 12,5%, i Paesi Bassi tra 19% e 25,8%. Attenzione: il carico fiscale complessivo, incluse eventuali tasse in patria, può essere più elevato. Posso trasferire semplicemente la mia azienda tedesca a Malta? No, il semplice trasferimento attiva l’imposta sull’espatrio in Germania. Devi costituire una nuova società creando vera substance a Malta. Il trasferimento di asset e IP può generare ulteriori oneri fiscali. È necessaria una consulenza esperta. Quanto dura la costituzione in Malta, Irlanda e Paesi Bassi? Malta: 2-4 settimane per la costituzione, ma 3-8 mesi per il conto bancario. Irlanda: 1-2 settimane per la società, 4-12 per il banking. Paesi Bassi: 1-2 settimane per la società, 2-6 per la banca. Considera almeno 6 mesi per la piena operatività. Quali requisiti di substance devo soddisfare? Tutti e tre chiedono vera operatività: dipendenti o amministratori locali, sede reale, riunioni periodiche locali, banche in loco e comprovata attività. Le caselle postali non funzionano più. Cosa succede se l’UE armonizza le tasse? L’UE punta a una minimum tax del 15% per le grandi aziende (OECD Pillar Two). Le PMI per ora restano escluse. Le strutture esistenti sono spesso tutelate, ma le nuove norme potrebbero limitare future ottimizzazioni. Posso combinare tutte e tre le sedi? Sì, molte aziende usano strutture multi-giurisdizione: operatività in un paese, holding IP in un altro, veicolo finanziario in un terzo. Serve però pianificazione professionale e costi compliance maggiori. Quanto costa davvero il primo anno? Malta: 55.000-100.000€, Irlanda: 75.000-145.000€, Paesi Bassi: 75.000-130.000€. Sono inclusi costituzione, compliance, ufficio, personale e banking. I soli costi di fondazione sono una minima parte. Quali sono i maggiori rischi delle strutture internazionali? Rischi di substance (imposte retroattive), problemi bancari (strutture bloccate), errori di compliance (sanzioni e danni reputazionali), cambi normativi (rischio obsolescenza) e difficoltà di uscita (exit costose). Conviene una struttura UE alle aziende piccole? Sotto i 200.000€ di utile normalmente no. I costi fissi sono troppo elevati rispetto al risparmio fiscale. Da 200.000€ in su diventa interessante, sopra i 500.000€ vale quasi sempre la pena – se gestita correttamente. Come scegliere il consulente giusto? Cerca consulenti con esperienza documentata nel paese-target e nel tuo settore. Chiedi referenze e certificazioni. Evita chi promette “risparmio fiscale senza substance” o tempi irreali. Un’assistenza seria costa 200-400€ all’ora.

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