Immagina: hai fatto tutto nel modo giusto. Hai la Malta Resident Card in tasca, contratto d’appartamento firmato, ti sei già presentato allo studio fiscale. Dopo otto mesi sull’isola, però, arriva una lettera dal Finanzamt tedesco: richiesta di integrazione, interessi compresi. Benvenuto nella famigerata trappola delle 183 giornate.

Mi succede ogni settimana: persone ben informate, convinte di aver rispettato tutte le regole, improvvisamente si trovano schiacciate tra due sistemi fiscali. Il problema non è Malta – il problema è che la residenza fiscale è un puzzle complesso fatto di presenza fisica, interessi economici e dettagli amministrativi. Un singolo errore nella documentazione può costare caro, anche anni dopo.

Ecco perché oggi ti mostro dove si nascondono le vere trappole e come evitarle. Non solo quelle ovvie – che ormai tutti conoscono. Ma anche gli ostacoli più sottili, che persino consulenti esperti a volte trascurano.

Residenza fiscale a Malta: Comprendere le regole di base

Malta facilita le cose: 183 giorni l’anno sull’isola e sei residente fiscale. Questa è la teoria. In pratica, le cose si complicano perché spesso il tuo paese d’origine adotta criteri diversi.

Il sistema maltese di residenza fiscale in dettaglio

Malta distingue diverse categorie di residenza. Come Ordinary Resident paghi tasse sui redditi mondiali, ma solo se i fondi vengono effettivamente trasferiti a Malta (Remittance Basis). Come Non-Ordinary Resident viene tassato solo il reddito prodotto a Malta. La maggior parte dei cittadini UE ricade nella prima categoria.

La regola delle 183 giornate sembra semplice: più di 183 giorni solari per anno solare a Malta = residente fiscale. Ma attenzione: Malta conta anche ogni giorno parziale. Atterraggio alle 23:50? Conta come giornata intera. Questo dettaglio può fare la differenza nei calcoli al limite.

Status della residenza Permanenza richiesta Obbligo fiscale Particolarità
Ordinary Resident 183+ giorni Reddito mondiale (Remittance-Basis) Standard per cittadini UE
Non-Ordinary Resident 183+ giorni Solo redditi maltesi Casi particolari
Non-Resident Meno di 183 giorni Solo redditi di fonte maltese Status turistico

Perché la regola delle 183 giornate non basta

Ed ecco la trappola: Il tuo paese d’origine riconosce la tua residenza a Malta solo se lì non sei più fiscalmente imponibile. Germania, Austria e Svizzera hanno criteri propri e più rigidi per la cessazione dell’obbligo fiscale. A Malta interessa solo se sei tassabile da loro.

Il risultato? Teoricamente puoi essere fiscalmente obbligato in entrambi i paesi. Gli accordi contro le doppie imposizioni aiutano, ma l’onere amministrativo è notevole. E se sbagli, paghi doppio.

Consiglio pratico: Io documento ogni singolo giorno di ingresso e uscita con carte d’imbarco, fatture d’hotel e ricevute di carta di credito. Ti sembra eccessivo? Aspetta che te lo chieda l’Agenzia delle Entrate.

Cosa significa per te? La residenza a Malta è solo il primo passo. Il secondo – spesso più difficile – è la regolare cancellazione della residenza nel paese d’origine.

Quando il paese dorigine torna a reclamare – Gli scenari critici

Il paese d’origine non ti “libera” così facilmente. Ogni stato ha le sue regole su quando termina l’obbligo fiscale. E queste regole sono spesso più severe dei criteri maltesi per la residenza.

Germania: Il centro degli interessi vitali

La Germania non guarda solo la durata della permanenza. L’Agenzia fiscale verifica dove è situato il tuo centro degli interessi vitali. La famiglia è ancora in Germania? La maggior parte del patrimonio su conti tedeschi? L’attività principale in Germania? Allora rimani fiscalmente imponibile, nonostante la residenza maltese.

Ho seguito un caso di una persona che ha trascorso 200 giorni a Malta, ma continuava a gestire la propria GmbH dalla Germania. Risultato: doppia imposizione per tre anni, fino a che un avvocato non ha separato correttamente le due strutture.

  • Attività lavorativa: Gestire attivamente una GmbH tedesca = obbligo fiscale in Germania
  • Situazione familiare: Coniuge e figli in Germania = forte indizio di centro degli interessi vitali in Germania
  • Gestione patrimonio: Gestire titoli e immobili dalla Germania = problema
  • Legami sociali: Iscrizioni a club, visite regolari dal medico, gruppo di amici fisso

Austria: la trappola della doppia residenza

L’Austria è ancora più restrittiva. Qui la regola delle 183 giornate si applica al contrario: più di 183 giorni in Austria = obbligo fiscale austriaco, a prescindere dalla residenza dichiarata in altri paesi. Anche qui conta il centro degli interessi vitali come secondo criterio.

Attenzione: l’Austria conta le giornate in modo diverso rispetto a Malta. Un giorno parziale conta solo se superi la mezzanotte nel paese. Malta invece conta già dall’ingresso. Piccole differenze che possono creare discrepanze nei conteggi.

Svizzera: Attenzione alle differenze cantonali

In Svizzera, la cessazione dell’obbligo fiscale dipende dal cantone. Zurigo ha regole diverse da Ginevra o Zugo. In generale, bisogna tagliare ogni legame con la Svizzera: lasciare la casa, spostare l’attività lavorativa, persino i conti bancari possono essere problematici.

Paese Criterio principale Criteri aggiuntivi Trappole frequenti
Germania Centro degli interessi vitali Residenza, permanenza, attività Gestione GmbH
Austria 183 giorni + centro Vincoli familiari Diverso conteggio giornate
Svizzera Regole cantonali Legami economici Conti bancari possono creare problemi

Cosa significa per te? Devi pianificare entrambi gli aspetti: costruire la residenza maltese e tagliare i legami con il paese d’origine. Solo una delle due cose non basta.

La trappola delle 183 giornate: le insidie pratiche più comuni

Ed ecco i casi concreti. Dopo due anni d’esperienza con Malta, conosco i punti dove inciampano persino i più preparati. Gli errori più gravi non avvengono nella pianificazione generale, ma nei dettagli.

Errore 1: Documentazione della permanenza incompleta

Pensi che 200 giorni a Malta siano un margine sicuro oltre la soglia delle 183? Bene. Ma sei anche in grado di dimostrarlo? Ho visto casi in cui si credeva di aver trascorso abbastanza tempo a Malta, ma ai controlli mancavano le prove per settimane decisive.

Esempio: Maria di Vienna ha calcolato 195 giorni a Malta. Alla verifica dell’Agenzia fiscale ha però potuto provare solo 178 giorni. Tre weekend in Italia non documentati, un ricovero in ospedale in Germania fatto passare come “soggiorno a Malta”. Risultato: obbligo fiscale rimasto in Austria.

  • Mancanza di timbri di ingresso: Spesso nelle tratte UE non si riceve il timbro
  • Piccole trasferte dimenticate: I weekend in patria non contano?
  • Fatture hotel imprecise: Sono fondamentali le ore di check-in/check-out
  • Alloggi privati: Dormire da amici è difficile da certificare

Errore 2: Confusione sui giorni di transito

Malta conta ogni giornata – anche quella iniziata dopo le 23:50 – come giorno pieno. La Germania invece valuta diversamente. I giorni di transito possono essere contati doppi o non essere contati affatto, a seconda della metodologia.

Esempio: voli lunedì alle 14:00 da Francoforte per Malta (arrivo 16:30). Martedì-giovedì resti a Malta. Venerdì riparti alle 08:00 per la Germania (arrivo 11:30). Malta conta: 4 giornate (lunedì-giovedì). La Germania potrebbe dire: solo 2 giornate piene (martedì e mercoledì).

Con 40-50 viaggi all’anno, le discrepanze possono essere notevoli. Per questo documento ogni permanenza con orari precisi e adotto il conteggio più prudente.

Errore 3: Viaggi di lavoro nel paese dorigine

Ora vivi a Malta, ma i tuoi clienti sono in Germania. Quindi torni regolarmente per meeting. Assolutamente normale – ma può rischiare la tua residenza fiscale se mal documentato.

La trappola: L’attività lavorativa regolare nel paese d’origine può essere vista come indizio del centro degli interessi vitali, anche se formalmente sei residente a Malta.

Avviso pratico: Un imprenditore IT ha trascorso 220 giorni a Malta, ma ogni mese stava 3-4 giorni a Monaco da un cliente principale. L’Agenzia fiscale ha valutato questa come “attività economica sostanziale in Germania” mantenendo l’obbligo fiscale tedesco.

Errore 4: Emergenze familiari e permanenze inattese

La vita non segue la pianificazione fiscale. Se tua madre si ricovera o tuo padre ha bisogno d’assistenza, torni subito a casa. Giustamente. Ma queste permanenze non previste possono alterare tutta la tua strategia delle 183 giornate.

Io pianifico sempre con un margine di almeno 200-210 giorni effettivi a Malta. Può sembrare tanto? Non lo è. Emergenze familiari, malattie o problemi inaspettati arrivano sempre nei momenti meno opportuni.

Cosa significa per te? Documenta in modo maniacale, pianifica in modo conservativo e preparati a discutere con entrambe le autorità fiscali.

Strategie di compliance: Come documentare correttamente la tua permanenza

Una buona documentazione è la tua assicurazione sulla vita in materia fiscale. Ho elaborato un sistema che convince anche l’ispettore fiscale più scrupoloso. Richiede più impegno che un “vediamo come va”, ma ti salva dalle brutte sorprese.

Il sistema di documentazione a prova di bomba

Devi poter dimostrare ogni singolo giorno passato ovunque. Non solo i periodi lunghi – proprio ogni giorno. È meno complicato di quanto credi, se hai metodo.

Livello 1: Documentazione automatica

  • Transazioni carta di credito: Ogni acquisto mostra luogo e data
  • Dati geolocalizzazione telefono: Google Maps Timeline se attivata
  • Prenotazioni voli: Conservare tutte le carte d’imbarco, anche quelle digitali
  • Scontrini hotel/affitto: Con orari precisi di arrivo e partenza

Livello 2: Documentazione attiva

  • Diario fotografico: Una foto al giorno con geolocalizzazione
  • Eventi in calendario: Ogni cambio di paese o città come evento
  • Scontrini carburante: Soprattutto se guidi tra vari paesi
  • Ricevute ristoranti: Dimostrano dove e quando eri presente

Livello 3: Documenti ufficiali

  • Certificati di residenza: Dove possibile, registrazioni formali
  • Appuntamenti medici: Provano permanenze prolungate
  • Appuntamenti in comune/agenzia: Fisco, municipio, ecc.
  • Certificati assicurativi: Dimostrano la residenza principale

L’Excel che salva la vita

Tengo una tabella dettagliata che documenta ogni giorno dell’anno. Può sembrare maniacale? Un po’, ma mi ha salvato per ben due volte quando le autorità hanno voluto controllare.

Data Paese Città Motivo Prove Note
01.01.2024 Malta Valletta Residenza Scontrino supermercato Spesa di Capodanno
15.02.2024 Germania Monaco Business Volo, hotel, incontro clienti 2 giorni meeting
16.02.2024 Germania Monaco Business Hotel, scontrino taxi Volo di ritorno 18:30

Strumenti tecnici per la compliance

Oggi esistono app dedicate che facilitano la documentazione. Ma attenzione – non affidarti solo al digitale. I telefoni si rompono, i cloud possono essere violati, le app sparire.

Strumenti affidabili:

  • TaxDomicile: Creato appositamente per monitorare la residenza fiscale
  • Google Timeline: Gratuita ma con problematiche di privacy
  • TripCase: Ottima per viaggi di lavoro, monitoraggio automatico
  • Excel/Numbers: Vecchia scuola, ma sempre efficace

Il mio backup: a fine mese stampo i documenti chiave e li conservo in una cartellina. Il digitale è comodo, ma la carta convince di più l’ufficio fiscale.

Consiglio pratico: Ogni sera fotografo le ricevute della carta di credito e le carico in una cartella cloud. Ci metto 30 secondi, ma in caso di verifica risparmio ore.

Cosa significa per te? Investi tempo nella documentazione, prima che te la chiedano. Dopo, è troppo tardi.

Particolarità specifiche dei Paesi nella residenza a Malta

Ogni paese di origine presenta insidie speciali quando si passa alla residenza a Malta. Quello che funziona per i tedeschi può non andare per gli austriaci; gli svizzeri incontrano problemi diversi dagli italiani. Ecco le principali differenze secondo la mia esperienza.

Germania: La trappola della GmbH e altri ostacoli

I tedeschi hanno vita particolarmente dura, visto che il diritto fiscale è molto esteso. Il punto critico: la GmbH tedesca. Molti pensano di poter continuare l’attività della GmbH da Malta. È possibile – ma rimani fiscalmente soggetto in Germania.

Fattori critici per i tedeschi:

  • Gestione GmbH: Dirigere da Malta = sede d’attività ancora in Germania
  • Regola “rientro familiare”: Spostamenti regolari dalla famiglia possono far perdere la residenza
  • Accordo contro le doppie imposizioni: Il DBA Germania-Malta è complesso
  • Exit Tax: Grandi partecipazioni possono generare Exit Tax

Soluzione per i tedeschi: consiglio di cedere o vendere la gestione della GmbH prima di trasferirsi a Malta. Altrimenti, nella maggior parte dei casi, si aprono dialoghi complessi con l’Agenzia fiscale.

Austria: doppia residenza e previdenza sociale

Gli austriaci rischiano la doppia residenza. L’Austria riconosce la residenza maltese solo se tutti i legami sono realmente tagliati. Particolarmente delicata: la previdenza sociale.

Molti mantengono volontariamente l’iscrizione all’assicurazione sociale austriaca per non perdere i diritti. Questo, però, può essere interpretato come legame di residenza ancora in Austria, specialmente se vi è ancora un domicilio.

Trappole tipiche per l’Austria:

  • Contributi SVA: Previdenza volontaria può comportare obbligo fiscale
  • Seconda residenza: Un secondo alloggio in Austria è problematico
  • Assicurazione sanitaria europea: A carico Austria = possibile legame
  • Assicurazioni familiari: Polizze con membri residenti in Austria

Svizzera: differenze cantonali e banche

La Svizzera è un mosaico di 26 regimi fiscali, uno diverso dall’altro. Zurigo non è come Ginevra, Zugo è diversa da Berna. Questo complica la pianificazione, ma anche i rischi si diversificano.

Punto delicato: le banche svizzere. Molti residenti a Malta vogliono mantenere il conto in Svizzera – cosa comprensibile. Tuttavia, patrimoni consistenti detenuti su conti svizzeri possono essere interpretati come legame ancora attivo con la Svizzera.

Sfide tipiche svizzere:

  • Cancellazione cantonale: Ogni cantone ha richieste proprie
  • Conti bancari: Patrimoni consistenti possono mantenere l’obbligo fiscale
  • Imposta alla fonte: Redditi da capitali svizzeri sono soggetti a ritenuta
  • Pilastro 3a: Previdenza privata complessa se ci si trasferisce
Paese d’origine Problema principale Soluzione Tempistiche
Germania Gestione GmbH Delegare/vendere la gestione 6-12 mesi
Austria Doppia residenza Eliminare tutti i legami 3-6 mesi
Svizzera Differenze cantonali Consulenza individuale Molto variabile

Cosa significa per te? Conosci bene le particolarità del tuo paese d’origine e pianifica di conseguenza. Un ottimo consulente fiscale che padroneggi entrambi i sistemi vale oro.

Cosa fare quando qualcosa va storto: soluzioni e gestione dei danni

A volte, nonostante tutta la pianificazione, qualcosa va comunque storto. L’Agenzia fiscale mette in dubbio la residenza maltese, la documentazione ha delle lacune o circostanze personali scombinano la strategia delle 183 giornate. Niente panico: affronta la cosa in modo strutturato.

Se l’Agenzia fiscale mette in dubbio la tua residenza

Ricevi una lettera dall’Agenzia fiscale. “Verifica della residenza fiscale” è l’oggetto. Un attimo di panico è comprensibile, ma è inutile. Ho seguito decine di questi casi – la maggior parte si risolve senza danni se si agisce correttamente.

I primi passi con richieste dell’Agenzia fiscale:

  1. Niente panico: I controlli sono normali, non drammatici
  2. Rispetta le scadenze: Le date delle risposte sono tassative
  3. Cerca subito un fiscalista: Non rispondere da solo
  4. Raccogli tutta la documentazione: Ogni prova del soggiorno a Malta
  5. Crea una timeline: Elenco cronologico di tutte le permanenze

Importante: rispondi sempre in modo completo e veritiero. Meglio dichiarare una lacuna nei documenti che fornire dati incompleti che possano emergere più avanti. Gli ispettori non sono ingenui: capiscono subito se qualcosa non quadra.

Colmare le lacune nella documentazione

Ti accorgi di aver delle lacune? Nessun dramma. Spesso si possono sistemare anche dopo, con un po’ di creatività.

Recupero postumo delle prove:

  • Richiedi le transazioni bancarie: Le società di carte di credito archiviano tutto
  • Dati da telefono: Gli operatori possono fornire cronologia dei movimenti
  • Social media: Facebook, Instagram, ecc. — spesso hanno geotag
  • Conferma hotel: Anche dopo anni gli hotel possono fornire prove di soggiorno
  • Testimoni: Amici, colleghi, personale di servizio come testimoni

Esempio pratico: un cliente aveva “dimenticato” di documentare due settimane a Malta. Con i dati della sua Fitbit abbiamo dimostrato che ogni giorno correva sul lungomare di Valletta. Il fitness tracker aveva salvato le coordinate GPS. Problema risolto.

Evitare e correggere la doppia imposizione

Il peggiore degli scenari: paghi tasse in entrambi i paesi. Scomodo, ma nella maggior parte dei casi risolvibile. Gli accordi contro la doppia imposizione (DBA) sono fatti per questo.

Cosa fare in caso di doppia imposizione:

  1. Analisi DBA: Quale accordo contro la doppia imposizione si applica?
  2. Regole “tie-breaker”: Chi ha il diritto di tassare secondo il DBA?
  3. Mutual Agreement Procedure: Fai intervenire entrambe le amministrazioni
  4. Meccanismo di credito d’imposta: Far valere le imposte pagate dall’altro paese
  5. Richiedi il rimborso: Chiedi la restituzione delle imposte pagate in eccesso

Attenzione: Le Mutual Agreement Procedures durano spesso 2-3 anni. Nel frattempo la doppia imposizione resta. Pianifica la tua liquidità.

Piano B: Strategie di residenza alternative

A volte emergono ostacoli che rendono Malta non più la soluzione giusta: nuove regole del paese d’origine, cambi nella propria situazione, normative che mutano. Serve avere un piano B.

Alternative UE:

  • Portogallo NHR: Regime Non Habitual Resident per 10 anni
  • Cipro Non-Dom: Simile a Malta, ma con regolamenti diversi
  • Italia flat tax: 100.000€ annui su tutti i redditi esteri
  • Grecia Non-Dom: Nuove regole dal 2020

Ogni soluzione ha pro e contro. Il Portogallo è più burocratico, Cipro ha difficoltà bancarie, l’Italia è più costosa ma più ricca dal punto di vista culturale. Dipende dalle tue priorità.

Cosa significa per te? Pensa sempre a una seconda opzione. E se succede qualcosa: resta calmo, chiama un professionista, agisci in modo metodico.

Strumenti e risorse per la documentazione della residenza

L’attrezzatura giusta fa la differenza tra caos e compliance professionale. Dopo anni di test, ho creato una “tool-chain” che funziona – anche quando qualcosa va storto.

Strumenti digitali per il monitoraggio automatico

Il bello del tracking automatico: non devi ricordarti nulla. Gli strumenti lavorano in background e raccolgono le prove mentre vivi la tua vita. Ma non affidarti mai a un solo sistema.

Strumenti di monitoraggio principali:

Tool Funzione Costo Affidabilità Privacy
Google Timeline GPS tracking Gratuito Molto buona Dubbia
TaxDomicile Residenza fiscale €19/mese Buona Conforme GDPR
iPhone Health Cronologia posizioni Gratuito Media Buona
App di banca Luoghi transazioni Gratuito Molto buona Segretezza bancaria

TaxDomicile è pensato per expat e permette di monitorare più regole di residenza insieme. Inserisci le tue permanenze programmate e l’app ti avvisa se superi i limiti critici. Costa 19€ al mese, ben spesi.

Google Timeline è gratuito e incredibilmente preciso. Registra ogni località e ora. La privacy è discutibile, ma come backup è utile. Puoi esportare e stampare i dati.

Sistemi manuali di backup

La tecnologia è inaffidabile proprio quando ti serve. Perciò tengo sempre aggiornato anche un sistema manuale. Old school, ma funziona anche offline o se l’app sparisce dal mercato.

Routine quotidiana (5 minuti a fine giornata):

  • Foto con geotag: Va bene qualsiasi soggetto, basta che abbia posizione
  • Evento in agenda: “Malta” o “Germania” come appuntamento tutta giornata
  • Raccogli ricevute: Scontrino supermercato, caffè, qualsiasi cosa
  • Aggiorna Excel: Aggiorna la tabella ogni settimana

Sembra un fastidio? In effetti sì. Ma quei 5 minuti al giorno possono farti risparmiare migliaia di euro. Ne ho fatto un’abitudine, come lavarmi i denti.

Consulenza professionale: quando conviene

Alcune situazioni sono troppo complesse per il fai-da-te. In particolare se gestisci aziende, patrimoni articolati o più paesi.

Serve il fiscalista quando:

  • Quote GmbH oltre il 25%: Exit Tax e CFC rules
  • Patrimoni sopra 1 milione: Strutture complicate e rischi elevati
  • Più paesi coinvolti: USA, UK, Svizzera hanno regole speciali
  • Immobili in patria: Possono generare obbligo fiscale
  • Figli in paesi diversi: Interviene anche il diritto di famiglia

I bravi consulenti internazionali costano 200-500€ l’ora, ma spesso ti fanno risparmiare dieci volte tanto. Assicurati che conoscano davvero entrambi i sistemi (Malta e paese d’origine).

Analisi costi-benefici dei vari approcci

Diciamolo chiaramente: la compliance costa tempo e denaro. Ma i costi di una cattiva compliance sono quasi sempre maggiori di quelli relativi a quella buona.

Approccio Costo annuo Tempo necessario Rischio al controllo Per chi adatto
Fai da te base €0-200 2-3 ore/mese Alto Casi semplici
Fai da te + strumenti €500-1.000 1 ora/mese Medio Situazioni standard
Consulente + strumenti €3.000-8.000 Minimo Basso Casi complessi
Servizio completo €10.000+ Nessuno Molto basso High Net Worth

Consiglio il sistema “fai da te + strumenti” per la maggior parte dei residenti a Malta: controllo diretto, risparmiando, ma con supporto professionale sui punti critici.

Cosa significa per te? Investi in strumenti efficaci e in un po’ di consulenza. Costa molto meno che perdere una verifica fiscale.

Domande frequenti sulla trappola delle 183 giornate

Dopo centinaia di consulenze, le domande sono sempre le stesse. Ecco le risposte più pratiche.

Fondamenti della regola delle 183 giornate

I giorni d’arrivo e partenza contano come interi?

Malta considera ogni giorno iniziato come completo. Arrivo alle 23:50 = giorno pieno. Partenza alle 06:00 = giorno pieno. Diverso da Germania o Austria. Pianifica in modo prudente.

Cosa succede se sto esattamente 183 giorni a Malta?

183 giorni bastano per la residenza fiscale maltese. Ma è al limite – un errore di calcolo o una discussione con l’Agenzia fiscale del paese d’origine può complicare tutto. Consiglio almeno 200 giorni per sicurezza.

Devo passare le 183 giornate consecutive?

No, Malta conta i giorni cumulativi per anno solare. Puoi entrare e uscire, ma il paese d’origine potrebbe considerare frequenti assenze come legame ancora vivo.

Documentazione e prove

Quali prove accetta l’Agenzia fiscale?

Tutto ciò che certifica luogo e data: scontrini carta di credito, fatture hotel, carte d’imbarco, ricevute supermercato, appuntamenti medici, foto con geolocalizzazione. Più varietà hai, meglio è.

Vale anche dormire in casa di amici?

Complicato. Alloggiare da amici è difficile da dimostrare. Meglio contratti d’affitto, bollette, o dichiarazioni scritte. Ma le prove ufficiali sono sempre preferibili.

Attività lavorativa e obbligo fiscale

Posso gestire la mia GmbH tedesca da Malta?

Legalmente sì, fiscalmente rischioso. La gestione attiva da Malta può configurare una sede d’attività in Germania. Quindi resti fiscalmente obbligato in Germania anche se residente a Malta. Fatti consigliare.

Posso lavorare in Germania come residente a Malta?

Sì, ma attento. Un’attività abituale in Germania può essere interpretata come centro degli interessi vitali. Documenta ogni trasferta di lavoro e mantieni un margine di sicurezza.

Famiglia e situazioni personali

E se la mia famiglia resta in Germania?

Ottenere la residenza a Malta diventa più difficile. Coniuge e figli nel paese d’origine sono forti indizi di legame ancora attivo. Non è impossibile, ma serve documentare a regola tutto il resto.

Come vengono valutati imprevisti o ricoveri ospedalieri?

Permanenze non volute sono normalmente trattate con flessibilità. Ma documenta accuratamente: referti medici, fatture ospedaliere, ecc. E prevedi giorni cuscinetto a copertura di questi casi.

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