Indice dei contenuti Malta Trading Company: Quando il commercio diventa una miniera d’oro Trattamento fiscale: Il sistema maltese spiegato in modo semplice IVA su import-export: evitare le trappole più comuni Gestione doganale a Malta: Fra mercato unico UE e caos extra-UE Obblighi di compliance: Burocrazia che ripaga Distribuzione internazionale: Sfruttare Malta come hub Dall’idea alla Trading Company: Il tuo percorso Gli errori più costosi dei principianti – e come evitarli Domande frequenti Immagina di essere nel tuo ufficio a Sliema, con vista sul Mediterraneo, mentre concludi un affare tra un produttore tedesco e un distributore nordafricano. Sembra un sogno? Per me, ormai, è la quotidianità da tre anni. Malta è diventata il campione nascosto delle società commerciali internazionali – e non per caso, ma per ottime ragioni. Ormai conosco a fondo l’ambiente locale. Dalla prima consulenza presso Malta Enterprise fino al primo affare da un milione di euro, decine di imprenditori nel mio network hanno fatto il salto. Alcuni hanno fallito (per lo più per errori di compliance evitabili), altri hanno dimezzato la pressione fiscale e raddoppiato la portata internazionale. Il vantaggio? Malta non offre solo il 35% di imposta sulle società con rimborsi possibili fino a 6/7 – ma anche una posizione strategica tra Europa, Africa e Medio Oriente che è oro per chi fa import-export. Ma attenzione: chi non comprende le sottigliezze fiscali o trascura la compliance finisce per pagare caro alla fine. Malta Trading Company: Quando il commercio diventa una miniera d’oro Una società commerciale a Malta è fondamentalmente una normale Limited maltese (Ltd.) specializzata nell’acquisto e nella vendita di merci. La differenza rispetto a una holding o a una società di consulenza? Qui si tratta di commercio fisico di prodotti – da giacche in pelle italiane a componenti meccanici tedeschi, fino all’elettronica asiatica. Cosa rende Malta così appetibile per le Trading Companies? Ecco i dati che contano: Membro UE dal 2004: Libera circolazione delle merci nel mercato interno, nessun dazio tra paesi UE Posizione strategica: 93 km dalla Sicilia, 333 km dalla Libia – ideale per scambi tra Africa ed Europa Lingua ufficiale inglese: Contratti internazionali senza costi di traduzione Stabilità giuridica: Sistema Common Law, leggi commerciali armonizzate UE Infrastrutture moderne: Freeport Malta (uno dei principali hub del Mediterraneo) Cosa significa per te? In Germania una Trading GmbH arriva facilmente a un carico fiscale effettivo del 30-32%. A Malta, con una struttura intelligente, puoi scendere anche al 5%. Sembra troppo bello? Eppure è possibile – purché rispetti le regole. Basi legali: panoramica del Malta Companies Act La base legale è il Malta Companies Act (Capitolo 386). Elementi chiave per le Trading Companies: Aspetto Requisito Implicazioni pratiche Capitale minimo €1.164,69 Simbolico – solitamente €10.000-50.000 per maggiore credibilità Direttori Minimo 1 Non obbligatorio sia residente a Malta Soci Minimo 1 Persona fisica o giuridica Sede legale Indirizzo a Malta Normalmente tramite provider (€500-1.500/anno) Licenza commerciale Per certi prodotti Dipende dalla categoria merceologica La questione cruciale? Serve “Economic Substance”: reale attività commerciale a Malta. Quindi niente società di comodo, ma una presenza concreta – ufficio, personale locale o almeno presenze regolari. Ne parliamo meglio più avanti. Malta vs. altri paesi UE: Il confronto senza filtri Sento spesso: Perché non Irlanda, Olanda o Cipro? Ecco la realtà: Irlanda: L’aliquota societaria al 12,5% è attraente, ma regole di transfer pricing severe e costi di compliance elevati la rendono poco conveniente per piccole Trading Companies. Olanda: Ottima per le holding, ma 25% di imposta sulle società più requisiti sostanziali complessi. Cipro: Aliquota al 12,5%, ma dall’introduzione delle direttive UE anti-elusione molto meno flessibile. Malta brilla grazie a un mix di aliquote effettive bassissime, flessibilità nella strutturazione e costi di compliance (ancora) moderati. Per società di trading tra €500.000 e €50 milioni di fatturato annuo, spesso è la scelta migliore. Trattamento fiscale: Il sistema maltese spiegato in modo semplice Qui inizia il bello – e il complicato. Il sistema fiscale maltese è come un orologio svizzero: complesso, ma brillante se lo sai usare. Te lo spiego come l’ho imparato io, con numeri concreti e niente gergo legale. La formula 35%-6/7: il segreto fiscale di Malta A Malta l’imposta base sulle società è del 35% su tutti gli utili. Fin qui, niente di che. Il vero vantaggio è il sistema di rimborso delle imposte (Refund System). A seconda della tipologia di reddito, agli azionisti viene restituita una quota dell’imposta pagata quando si distribuiscono utili: Tipo di reddito Rimborso Aliquota effettiva Tipico nel trading Reddito di fonte estera 6/7 (85,7%) 5% Import extra-UE Reddito di fonte maltese 2/3 (66,7%) 11,7% Fornitori locali Redditi passivi 5/7 (71,4%) 10% Interessi, royalties Non rimborsabile 0% 35% Certi redditi immobiliari Cosa significa nella pratica? Supponiamo che la tua Trading Company realizzi €100.000 di utili importando elettronica cinese da esportare in Germania: Imposta sulle società: €35.000 (35% su €100.000) Distribuzione utili: €65.000 a te come socio Rimborso: €30.000 (6/7 di €35.000) Carico fiscale effettivo: €5.000 (5% di €100.000) Sembra troppo conveniente? Eppure è così – a certe condizioni. Economic Substance: il nodo della reale operatività Dal 2019, anche a Malta (come in tutta la UE) vige il requisito di Economic Substance. In sostanza: l’azienda deve dimostrare di svolgere attività reale, non solo esistere su carta. Per le società di trading significa: Attività chiave a Malta: Acquisti, vendite e gestione rischi gestiti localmente Dipendenti qualificati: Almeno 1-2 full-time con profilo idoneo Spese operative adeguate: Ufficio, personale, ecc. Presenza fisica: Vera sede operativa, non solo indirizzo fittizio Dalla mia esperienza: considera almeno €50.000-80.000 all’anno di costi operativi a Malta. Comprendono piccolo ufficio (€800-1.500/mese), risorsa locale (€25.000-35.000/anno) e costi di compliance. I vantaggi fiscali nascosti per operatori internazionali Malta offre opzioni che altri paesi non hanno: 1. Esenzione sulle partecipazioni Dividendi da partecipazioni in altre società UE sono completamente esenti. Fantastico se hai filiali in diversi paesi UE. 2. Ottimizzazione royalties Le royalties su marchi o brevetti passano da Malta con un carico fiscale effettivo solo del 10%. Interessante se gestisci propri brand. 3. Treaty Shopping Oltre 70 trattati contro la doppia imposizione. Se ben sfruttati, puoi ridurre o eliminare le ritenute alla fonte in paesi terzi. Esempio reale: un imprenditore tedesco importa macchine dalla Cina e le vende in Nord Africa. Tramite Malta non solo riduce le imposte tedesche, ma abbassa la ritenuta cinese dal 10% al 5% grazie all’accordo Malta-Cina. IVA su import-export: evitare le trappole più comuni L’IVA è la vera sfida delle Trading Companies, anche per gli imprenditori esperti. In tre anni ho visto ogni casistica – dalla semplice fornitura B2B ai complicati triangoli con caratteristiche di operazioni a catena. Nozioni IVA di base per Trading Companies maltesi Malta applica la direttiva UE sull’IVA, ma con alcune peculiarità nazionali: Aliquota IVA Applicazione Rilevanza per trading 18% (Standard) La maggioranza di beni e servizi Standard nelle attività di trading 7% (Ridotta) Libri, farmaci, certi alimentari Settori di nicchia 5% (Ridotta) Pernottamenti in hotel, energia Quasi mai rilevante 0% (Zero) Export extra-UE, servizi finanziari Fondamentale per l’export I tre scenari IVA principali per le Trading Companies Scenario 1: Importazione extra-UE, vendita in UE Il classico: importi da Cina/India/USA e vendi a clienti UE. Esempio: Importazione di smartphone dalla Cina per €10.000, vendita a rivenditore tedesco per €15.000 Importazione a Malta: IVA di €1.800 (18% su €10.000) dovuta all’ingresso Vendita in Germania: 0% IVA (fornitura intracomunitaria) Dichiarazione IVA: Recupero totale della VAT import (€1.800 a credito, €0 a debito = rimborso totale) Risultato? Recuperi totalmente l’IVA di importazione. Nota: il cliente tedesco versa l’IVA in reverse charge. Scenario 2: Import UE, Export extra-UE Acquisto in Germania o Italia, vendita in Africa o Asia. Acquisto in Germania: 0% IVA (acquisto intracomunitario) Pagamento IVA a Malta: 18% sul valore d’acquisto in dichiarazione Esportazione extra-UE: 0% IVA Recupero IVA: Il versato viene rimborsato come credito d’imposta Tutto a saldo zero – purché la documentazione sia corretta! Scenario 3: Drop-shipping senza toccare la merce Il livello avanzato: vendi merci che non tocchi mai fisicamente. Legalmente ok, ma l’IVA è una sfida. Regola generale: la destinazione della merce determina la disciplina IVA. Se come società maltese hai la merce spedita dalla Cina direttamente a un cliente francese, la vendita è “francese” e soggetta a IVA in Francia. Registrazione e gestione IVA: la pratica A Malta la registrazione IVA è obbligatoria oltre €35.000 di fatturato annuo o con operazioni intracomunitarie. In pratica: va richiesta subito alla costituzione. Tempistica registrazione: 2-4 settimane Costi: Nessuna tassa di registrazione Dichiarazioni periodiche: Mensili entro il 15 del mese successivo Dichiarazione annuale: Entro il 31 gennaio dell’anno seguente Consiglio: usa il sistema MOSS (Mini One Stop Shop) per le vendite B2C UE. Così puoi gestire tutta l’IVA europea via Malta – grande vantaggio amministrativo. Trappole da evitare – e che costano caro Questi errori possono costare decine di migliaia di euro: Mancanza di prova export: Senza prova di esportazione, una vendita a 0% diventa improvvisamente soggetta a 18% Partita IVA UE errata: Un numero cliente non valido annulla l’esenzione IVA Dichiarazioni in ritardo: Penalità di €200-500 per ogni dichiarazione IVA tardiva Dimenticanza Intrastat: Oltre €150.000 di beni/anno è obbligatorio, multa fino a €2.500 Morale? Investi subito in buona software IVA e in un commercialista locale esperto di trading. I €200-300 al mese sono poca cosa rispetto alle sanzioni. Gestione doganale a Malta: Fra mercato unico UE e caos extra-UE È in dogana che si vede chi sa lavorare sul serio. Ho visto società bloccate per mesi per aver sottovalutato le regole doganali maltesi. Altri invece hanno usato la normativa per ottimizzare i processi e migliorare il cash flow. Malta Freeport: Il tuo portale verso il mondo Il Malta Freeport movimenta 2,3 milioni TEU l’anno ed è tra i maggiori hub del Mediterraneo. Offre alle Trading Companies opportunità uniche: Procedura doganale Vantaggio Costo Uso tipico Magazzino doganale Dazio sospeso fino al ri-vendita €50-200/container/mese Grossi volumi merce Zona franca Lavorazione senza dazi €100-500/m²/anno Assemblaggio, re-packaging Transito doganale Transito senza sdoganamento Fideiussione 3-7% valore merce Avanzamento in UE ATA Carnet Import temporaneo 0,5-3% valore merce Fiere, riparazioni Dazi e preferenze: risparmia ad ogni import Malta applica la tariffa doganale UE. Ma usare bene gli accordi preferenziali ti fa risparmiare tanto o tutto sui dazi. I principali vantaggi: GSP+ per Pakistan, Sri Lanka: 0% dazi su molti tessili ed elettronica CETA: Dazi ridotti su merci canadesi EPA: Preferenze per partner africani Unione doganale con la Turchia: 0% su prodotti industriali (con eccezioni) Esempio pratico: invece del 12% su scarpe cinesi, sulle stesse da Vietnam paghi solo il 4,2% – grazie all’accordo UE-Vietnam. Un container da €50.000? Risparmi €3.900. Gestione doganale: il processo passo dopo passo Cosa succede, nella pratica, alla tua Trading Company: Preavviso: Almeno 24h prima dell’arrivo via sistema EMCS Dichiarazione doganale: Online via Customs Malta o tramite spedizioniere Controllo documentale: Fattura, packing list, certificato origine, licenze Controllo fisico: Nel 5-15% dei casi in base al profilo rischio Pagamento: Dazi e IVA vanno assolti prima della liberazione merce Sblocco: Normalmente in 2-6 ore, se i documenti sono in regola Nota: Malta Customs lavora tutto digitale. Documenti cartacei = ritardi assicurati. Numero EORI e status AEO: La tua identità doganale Senza EORI (Economic Operators Registration and Identification) non si parte. Si ottiene in 1-2 settimane, gratis. Formato: MT[numero azienda] Lo status AEO (Authorised Economic Operator) è facoltativo, ma davvero importante: AEO-C (Customs): Procedure semplificate, meno controlli AEO-S (Security): Controlli di sicurezza ridotti AEO-F (Full): Tutti i benefici precedenti Requisiti: 3 anni di storico commerciale, compliance impeccabile, fatturato annuo €500.000+. Tempi: 4-6 mesi. Ma ripaga: 50-70% in meno controlli, meno costi di deposito. Merci vietate e soggette a restrizioni: Attenzione alle trappole Malta ha regole severe su alcune categorie merceologiche. Gli errori più frequenti: Categoria merce Restrizione Licenza richiesta Tempistica Alimentari Health Certificate Food Safety Commission 2-4 settimane Farmaci Marketing Authorization Medicines Authority 6-12 mesi Sostanze chimiche Registrazione REACH Environment Protection Agency 4-8 settimane Tessili (alcuni) Marcatura CE Malta Competition Authority 1-3 settimane Elettronica Conformità EMC Malta Resources Authority 2-6 settimane Consiglio: verifica i requisiti prima del primo import. Violare le licenze costa €10.000-50.000 – più il sequestro delle merci. Obblighi di compliance: Burocrazia che ripaga La compliance a Malta è come lavarsi i denti: noiosa, ma indispensabile. Ho visto troppe Trading Companies che risparmiavano sulla compliance e poi hanno pagato caro con multe e conti bloccati. Ma la buona notizia: con metodo si gestisce, senza costi eccessivi. Compliance societaria: Le basi da non trascurare Ogni Trading Company maltese deve adempiere agli obblighi societari di base: Obblighi annuali (diritto societario) Obbligo Scadenza Costo Sanzione per ritardo Bilancio annuale 10 mesi dalla chiusura esercizio €500-2.000 €233 + €6/giorno Annual Return 31 gennaio €245 €100 + €20/mese Assemblea soci Max 15 mesi dall’ultima €0 (solo verbale) €1.165 Aggiornamento BOI Entro 14 giorni da variazione €100 €200-1.000 BOI = Beneficial Ownership Information, registro di tutti i titolari effettivi. Mozzarella burocratica, certo, ma fondamentale per le banche. Obblighi fiscali: Scadenze da non dimenticare L’anno fiscale maltese coincide col solare. Ecco le scadenze più importanti: Obblighi correnti Dichiarazione IVA: Mensile entro il 15 del mese successivo Provisional Tax: Acconti entro 30 aprile e 31 ottobre Regolamento finale: Saldo entro il 30 giugno dell’anno dopo Withholding Tax: Mensile su pagamenti verso l’estero Contributi sociali: Mensile per i dipendenti locali Attenzione alla Provisional Tax: entro il 30 aprile devi pagare almeno il 90% del carico fiscale atteso. Se sottostimi, 8% annuo di interessi di mora. Compliance bancaria: KYC e CDD in dettaglio Dopo i Panama Papers, le banche maltesi sono molto più rigide. Aprire un conto per Trading Companies richiede vera preparazione. Le banche vogliono vedere: Business Plan: Dettagliato, con studio mercato e pianificazione finanziaria (10-20 pagine) Provenienza fondi: Prove bancarie dell’origine capitale Customer Due Diligence: Info principali su clienti e fornitori Monitoraggio transazioni: Movimenti e flussi previsti Economic Substance: Prova di attività reale a Malta Documenti tipici per aprire il conto: Documento Requisito Validità Certificate of Incorporation Copia autenticata Attuale Memorandum & Articles Atto notarile Attuale Board Resolution Autorizzazione apertura conto Max 3 mesi Business License Se necessaria Valida Financial Projections Piano triennale Attuale Tempi: 6-12 settimane con banche locali, 2-4 con provider internazionali. Deposito minimo: €10.000-50.000 a seconda della banca. Antiriciclaggio: AML/CFT per Trading Company Antiriciclaggio a Malta è una cosa seria. Essendo nel mirino, le Trading Company sono analizzate a fondo, dato il rischio insito in transazioni internazionali. I tuoi doveri AML sintetizzati: Customer Due Diligence: Identificazione partner commerciali Enhanced Due Diligence: Controlli rafforzati per paesi ad alto rischio Transaction Monitoring: Analisi operazioni anomale Archiviazione documenti: Conservazione per 5 anni SAR: Segnalazione attività sospette Red Flags da segnalare subito: Pagamenti cash oltre €10.000 Business con paesi sanzionati (Iran, Nord Corea ecc.) Clienti che celano identità Consegne a indirizzi diversi dal concordato Pagamenti da terzi estranei Violazioni molto costose: penalità da €5.000 a €50.000 e possibile revoca della licenza. Economic Substance: la prova pratica Dal 2019, il rispetto degli Economic Substance Requirements è decisivo. Qui si gioca la validità della struttura fiscale maltese. Cosa significa “adeguato” (requisiti minimi): Criterio Minimo richiesto Costo tipico Prova Dipendenti qualificati 1-2 full-time €25.000-50.000/anno Contratti, buste paga Presenza fisica Vero ufficio €10.000-20.000/anno Contratto affitto, utenze Spese operative Costi aziendali congrui €50.000-100.000/anno Contabilità, ricevute Attività core-generating Business centrale a Malta Non quantificabile Contratti, verbali CdA Il Malta Business Registry controlla annualmente. In caso di irregolarità: multa di €5.000-10.000 e segnalazione all’Agenzia delle Entrate nel paese dei soci. Morale? Prevedi da subito una presenza reale a Malta. Il modello “shell company” oggi non regge più – almeno non legalmente. Distribuzione internazionale: Sfruttare Malta come hub Qui arriviamo al cuore del successo delle strutture trading maltesi. Usare Malta come centro distributivo è molto più che un trucco fiscale – è una scelta strategica che, se ben attuata, porta benefici operativi e fiscali enormi. Strategia Malta hub: perché funziona Malta non sta al centro delle rotte commerciali per caso. I vantaggi geografici e legali si combinano alla perfezione: 5 giorni di navigazione per raggiungere il 90% dei porti UE 3 giorni per il Nord Africa Voli diretti verso tutte le principali città commerciali Accesso mercato interno UE senza nuove formalità doganali Ambiente politico stabile Esempio reale: un imprenditore tedesco distribuisce elettronica coreana in Europa e Africa. Invece di tre accordi separati (Europa, Nord Africa, Medio Oriente), usa una master distribution maltese. Risultato: −30% costi logistici, −50% compliance, −15% tasse. Ottimizzazione fiscale con strutture intelligenti Ecco le tre strutture più testate per la distribuzione internazionale via Malta: Struttura 1: Società trading unica La versione semplice: una Ltd maltese acquista dal produttore e vende a clienti o distributori. Vantaggi: Struttura snella, bassi costi compliance, realizzabile in tempi brevi Svantaggi: Pochi margini di ottimizzazione, tutti i rischi concentrati Ideale per: Fatturato €500.000-€5.000.000 Struttura 2: Principal + Distribution Model Una holding maltese detiene i diritti sui beni e vende a una Trading Company maltese che gestisce l’operatività. Società Funzione Aliquota fiscale Rischiosità Malta Holding Ltd. Proprietà IP, marchi 5% (se ben strutturata) Bassa Malta Trading Ltd. Trading fisico 5-11,7% Media Partner distributivi locali Relazioni clienti finali Tasse locali Alta Struttura 3: Multi-jurisdiction hub Malta come master distributor, con filiali nei mercati target. Modello da professionisti: Malta acquista, vende alle proprie controllate in Germania, Francia, Polonia. Le filiali tengono una marginalità minima (3-5%), Malta il grosso degli utili e imposta bassa. Transfer pricing: l’arte di fissare i prezzi giusti Il transfer pricing è la chiave di ogni struttura internazionale efficace. Con le regole OECD-BEPS la cosa si è complicata, ma resta fattibile. I metodi principali: Comparable Uncontrolled Price (CUP): Prezzi di mercato per beni/servizi similari Resale price method: Margine calcolato considerando il prezzo di rivendita Cost plus method: Margine come mark-up sui costi sostenuti Profit split method: Suddivisione dei profitti secondo il valore creato Esempio pratico: Acquisto in Cina: €100.000 Rivendita Malta → Germania: €120.000 (20% margine funzione trading) Rivendita Germania: €125.000 (4% margine per distribuzione pura) Prezzo finale: €140.000 I margini vanno documentati e giustificati con benchmark. Costo della documentazione: €5.000-15.000 l’anno, indispensabile da €5 milioni di fatturato in su. Logistica e fulfillment: dalla teoria alla pratica Una struttura ottimizzata per le tasse serve a poco se la logistica non funziona. Malta offre soluzioni sorprendenti: Opzione 1: Malta Freeport come base logistica Spese magazzino: €2-5/m² al mese Gestione: €15-25/tonnellata Sdoganamenti: €50-200/pratica Collegamenti: Diretti con 100+ porti worldwide Opzione 2: Partner 3PL Fulfillment locale (stoccaggio, picking, spedizione) affidato a terzi. Tipicamente €3-8 per spedizione più spese deposito. Opzione 3: Modello ibrido con hub satelliti UE Malta come gate, magazzini in Germania/Polonia per servire la UE. Ottimizza costi logistici e tempi. Gestione dei rischi per distributori internazionali Malta come hub aumenta la complessità. I rischi da presidiare sono: Rischi cambi Acquisti in USD/RMB, vendite in EUR/GBP: i cambi incidono sui margini. Soluzioni? Forward contract o hedging naturale tramite diversificazione. Rischi politici Embargo, dazi, Brexit: la politica globale impatta direttamente il business. Serve: fornitura diversificata e canali distributivi flessibili. Rischi di compliance Ogni paese ha le sue regole su prodotti, import, tasse. Serve: partner locali per la compliance e documentazione robusta. Rischi credito I clienti internazionali portano rischi insolvenza superiori. Soluzione: assicurazione crediti, lettere di credito, factoring. Morale: Malta come hub richiede preparazione e gestione continua. Ma fatto bene, è tra i vantaggi competitivi più potenti che puoi costruirti. Dall’idea alla Trading Company: Il tuo percorso Qui si fa sul serio. Ti accompagno passo passo in tutto l’iter di costituzione – come ho già fatto decine di volte. Dalla fase strategica al primo business. Senza filtri, ma con tutta l’esperienza sui trabocchetti da evitare. Fase 1: Preparazione e pianificazione (4-6 settimane) Sviluppo del business case Non investire nemmeno un euro prima di avere chiari i numeri: Analisi mercato: Cosa vendere, dove, con quali margini? Analisi concorrenza: Chi già opera e qual è il tuo punto unico di forza? Pianificazione finanziaria: Capitale iniziale, costi correnti, break-even Analisi dei rischi: Cosa può andare storto? Come coprirli? La regola pratica: servono almeno €100.000-200.000 di capitale per partire con serietà. Circa il 30% per set-up e primi mesi, il resto come capitale circolante. Pianificazione fiscale preliminare Qui si decide il successo o il fallimento: Domanda Opzioni Impatto fiscale Struttura soci Diretta vs. holding 5% vs. 11,7% effettiva Modello di business Principal vs. agent Implicazioni IVA diverse Paesi fornitori UE vs. extra-UE Dazi e accordi preferenziali Destinazioni B2B vs. B2C Obblighi IVA locale Sopralluogo in Malta Tre-quattro giorni in loco sono indispensabili (niente vacanze, solo business): Giorno 1: Uffici in Sliema, St. Julians, Valletta Giorno 2: Incontri con 2-3 service provider Giorno 3: Appuntamenti in banca (prenotare prima!) Giorno 4: Tour Freeport e partner logistici Budget: €2.000-3.000. Ma fondamentale per capire l’ambiente reale di business. Fase 2: Costituzione della società (2-4 settimane) Company Formation: Step by step Riserva nome (1-2 gg): Verifica nome via Malta Business Registry Riserva per 30 giorni (€35) Consiglio: nome neutro, evita Trading, Import-Export Redazione Statuto (2-3 gg): Oggetto sociale ben ampio Capitale autorizzato €50.000-100.000 (solo €1.165 da versare) Attivare indirizzo sede legale Presentazione alla Business Registry (5-10 giorni lavorativi): Modulo A (Company Registration) Statuto sociale Dichiarazione direttori Fee: €245 Certificato di costituzione: Automatico dopo l’approvazione Da qui la società è ufficialmente attiva Ottimizzazione struttura soci La costituzione base è solo il primo passo. Per ottimizzare le tasse, serve spesso una holding: Esempio: Tu (Germania) → Malta Holding Ltd. → Malta Trading Ltd. Vantaggio: Dividendi trading-holding esenti a Malta; distribuzione finale tassata solo al 5% in virtù dell’accordo Germania-Malta Fase 3: Setup operativo (4-8 settimane) Banking: Il pezzo più tosto Aprire conti per Trading Company è diventata quasi un’arte. Ecco le statistiche pratiche per banca: Banca Successo su Trading Deposito minimo Tempistiche Peculiarità Bank of Valletta 60% €25.000 8-12 settimane KYC stringente, ma relazione stabile HSBC Malta 40% €50.000 6-10 settimane Internazionale, deposito alto APS Bank 70% €10.000 4-8 settimane Più flessibile, servizio locale Citadel Commerce Bank 80% €15.000 2-4 settimane Specialista business banking Licenza e iscrizioni Non tutte le attività di trading richiedono licenza speciale, alcune sì: Commercio generale: Nessuna licenza specifica Import alimentare: Health Certificate dal Food Safety Commission Farmaceutici: Marketing Authorization dal Medicines Authority Strumenti finanziari: Licenza MFSA TLC/elettronica: Type Approval da Malta Communications Authority Registrazione IVA ed EORI IVA (2-3 settimane): Online via CFR Portal Gratuita Va richiesta subito dopo la costituzione EORI (1-2 settimane): Via portale dogane Malta Gratuita Obbligatoria per import/export Intrastat: Automatica con partiva IVA Obbligatoria da €150.000 annui Fase 4: Team e infrastruttura (2-6 settimane) Team per Economic Substance Serve vera squadra locale. Ecco le opzioni: Ruolo Full-time Part-time Outsourced Costo tipico Managing Director €35.000-50.000 €15.000-25.000 €8.000-15.000 In base all’esperienza Operations Manager €25.000-35.000 €12.000-18.000 €6.000-12.000 Funzione chiave Accountant/Bookkeeper €20.000-30.000 €8.000-15.000 €3.000-8.000 Critico per la compliance Assistente amministrativo €18.000-25.000 €8.000-12.000 €2.000-5.000 Funzione di supporto Il setup consigliato: 1 Operations full-time + 1 contabile part-time. Budget totale: €35.000-45.000 annui. Sufficiente per substance e operatività. Uffici e IT Per iniziare, meglio i serviced offices: Business center Sliema: €600-1.200/mese per 2-3 postazioni Co-working: €200-400/mese a persona Ufficio dedicato Valletta: €400-800/mese, ma meno flessibile Budget IT: €5.000-10.000 per setup professionale (server, rete, licenze). Fase 5: Go-live e primi affari (2-4 settimane) Onboarding fornitori I fornitori devono accettare la struttura maltese: Richiesta credito: Spesso servono 30-60gg di dilazione Termini di consegna: FOB, CIF o DAP? Chi paga trasporto e assicurazione? Controllo qualità: Diritto d’ispezione e procedure reclamo Forza maggiore: Cruciale con fornitori asiatici Acquisizione clienti I clienti B2B pretendono sicurezza e trasparenza: Company profile: Brochure aziendale professionale con info su Malta Situazione finanziaria: Bank reference e documento di costituzione Coperture assicurative: RC professionale e product liability Certificazioni compliance: ISO se rilevanti per il settore Checklist primo affare Al primo deal vedi se la struttura regge: Purchase order: Da Malta Trading Company a fornitore Contratto di vendita: Da Malta Trading Company a cliente Istruzioni di spedizione: Chiarire delivery terms Polizza assicurativa: Marine cargo insurance sul trasporto Documenti import: Fattura commerciale, packing list, bill of lading Sdoganamento: Usare EORI e partita IVA maltese Pagamento: Da eseguire preferibilmente via conto maltese Morale: servono almeno 3-4 mesi dal primo pensiero al primo deal, e un budget di €150.000-250.000 per setup e primi sei mesi. Ma una volta partita, la struttura è solida per anni. Gli errori più costosi dei principianti – e come evitarli In tre anni ho visto ogni errore possibile – spesso commesso da altri, a volte anche da me. Questi errori non costano solo soldi, ma possono distruggere tutta la struttura. Ecco i principali e come evitarli. Errore #1: Sottovalutare l’Economic Substance Classico: Faccio un po’ di remote da Germania, basta per il substance. Perché è rischioso: Il Malta Business Registry oggi controlla davvero. Società senza vera attività sono segnalate – anche alle autorità tedesche. Costo: Multa di €10.000-50.000 più rischio di rettifica fiscale totale delle entrate in Germania. Come evitarlo: Da subito un dipendente a Malta (non solo sulla carta) Tutte le decisioni chiave documentate e prese a Malta Permanenza fisica di almeno 1-2 giorni al mese a Malta Board meeting in loco e sempre verbalizzati Errore #2: Gestione superficiale della compliance IVA Classico: L’IVA è solo partita di giro, non può andare storto nulla. Perché è rischioso: L’IVA su import-export è complessa. Un’aliquota errata o mancanza export proof e il 0% diventa 18% in un attimo. Costo: Su €1 milione di fatturato, l’errore IVA può costare €50.000-180.000. Caso reale: Trading Company importa tessili dal Pakistan per €500.000, vende in Germania a €650.000. Prova export incompleta → per Malta la vendita è nazionale → richiesta IVA per €90.000 più €15.000 di sanzione. Come evitarlo: Software IVA professionale dal giorno 1 (€200-500/mese) Check mensile con commercialista IVA locale Tutte le prove export doppie (digitale e cartaceo) Controllo regolare delle partite IVA UE su VIES Errore #3: Ignorare il transfer pricing Classico: Siamo piccoli, il transfer pricing non interessa a nessuno. Perché è rischioso: Da €500.000 di fatturato in su, il transfer pricing viene verificato. Margini maltese troppo alti sono segnali evidenti. Costo: Rettifica utile + 20% di multa + interessi: possono essere €100.000+. Come evitarlo: Usare da subito margini in linea mercato (5-15% per distribuzione pura) Da €2 milioni di fatturato: predisporre documentazione transfer pricing Ottenere studi di benchmark del settore Documentare tutte le modifiche prezzi e motivare la scelta Errore #4: Trascurare la relazione bancaria Classico: Basta aprire il conto, poi si vede. Perché è rischioso: Le banche maltesi oggi monitorano le Trading Company con attenzione. Pattern atipici = blocco immediato del conto. Caso concreto: Trading Company improvvisamente passa dall’elettronica agli alimentari. Banca blocca il conto, considerandolo diverso dal business plan. 6 settimane fuori gioco. Come evitarlo: Mantenere relazione costante col manager (update trimestrali) Aggiornare il business plan in caso di cambi materiali Preavvisare transazioni atipiche Conto bancario di backup in seconda banca Errore #5: Dimenticare scadenze di compliance Classico: C’è tempo, scadono fra mesi, nessun problema. Perché è rischioso: Le autorità maltesi sono inflessibili sulle scadenze. Una sola dichiarazione annuale mancata può causare scioglimento della società. Le dimenticanze più costose: Scadenza mancata Multa diretta Costi indiretti Peggior scenario Ritardo dichiarazione IVA €200-500 Interessi 8% annuo €5.000-20.000 Ritardo Annual Return €100 + €20/mese Procedura strike-off Cancellazione società Ritardo bilancio €233 + €6/giorno Problemi rapporto bancario Chiusura conto Economic Substance Report €5.000-10.000 Segnalazione allo stato di residenza Perdita del regime fiscale Come evitarlo: Compliance calendar con tutte le scadenze (digitale e cartaceo) Alert automatici 4 e 1 settimana prima Figura di backup in caso di emergenza Service Provider con SLA garantiti Errore #6: Ignorare rischio prodotto e assicurazione Classico: Vendiamo solo, non produciamo – rischi di responsabilità minimi. Perché è rischioso: Come importatore, in UE spesso sei il primo responsabile per la product liability. Specialmente sull’elettronica asiatica. Peggior caso reale: Trading Company importa carica-batterie dalla Cina. Uno manda a fuoco un appartamento in Germania. Danno: €200.000. Produttore irraggiungibile in Cina. Trading Company paga tutto. Come proteggersi: Product liability insurance: €1.000-5.000 l’anno per copertura €1-5 milioni Controllo CE dove necessario Contratti fornitori con clausole di regresso Test di prodotto per categorie a rischio (elettronica, giocattoli, ecc.) Errore #7: Non pianificare un’uscita Classico: Perché pensare all’exit? Devo solo iniziare!” Perché serve: Business, leggi e situazioni personali cambiano. Senza exit strategy sei nella “trappola Malta”. Exit tipici: Vendita a concorrenti Rientro in Germania per motivi familiari Fusione in gruppo più grande Cambio struttura fiscale Cosa prevedere da subito: Struttura societaria pulita (niente dipendenze nascoste) Contratti cedibili (non legati a persone) Processi e sistemi documentati Patti tra soci flessibili Morale: la maggior parte degli errori nascono da ignoranza o disattenzione. Meglio spendere €20.000-30.000 in consulenza e setup professionale che doverne sborsare €100.000+ dopo per errori di compliance. Domande frequenti Devo vivere personalmente a Malta per gestire una Trading Company? No, non è obbligatorio risiedere a Malta. Serve però l’Economic Substance: vera attività locale, personale maltese, presenza periodica (almeno 1-2 giorni al mese) e decisioni chiave prese a Malta. Dal 2019 la sola gestione da remoto dalla Germania non è più legale. Quali sono i costi annuali minimi per una Trading Company maltese? Budget annuale da €50.000-80.000: €25.000-35.000 per personale locale, €10.000-15.000 per ufficio, €8.000-12.000 per compliance e contabilità, €5.000-10.000 per assicurazioni e costi variabili in base al volume d’affari. Con quali prodotti non posso commerciare tramite Malta? In linea di principio, puoi commerciare tutto, ma alcune categorie richiedono licenze speciali: alimentari (Health Certificate), farmaci (Marketing Authorization), chimici (registrazione REACH), armi (licenza specifica), tabacco e alcolici (Excise License). Assolutamente vietati: droghe, opere d’arte rubate, prodotti da paesi sanzionati. Posso usufruire della tassazione al 5% dal primo anno? Il 5% si applica solo a utili da fonti estere con il meccanismo 6/7 di rimborso. Funziona però solo distribuendo utili e se i requisiti substance sono rispettati. All’inizio spesso pagherai l’11,7% (fonti maltesi) mentre consolidi la struttura locale. 5% = obiettivo ottimale, non subito garantito. Quanto ci vuole per aprire un conto bancario a Malta? Per Trading Companies: 6-12 settimane banche locali (Bank of Valletta, APS), 4-8 settimane banche business (Citadel Commerce Bank). Serve un business plan dettagliato, prova origine fondi e spesso colloquio personale. Piano B: banche UE con IBAN Malta (Revolut, Wise Business) come soluzione ponte. Cosa succede se cambiano le norme UE sulle tasse? Malta recepisce tutte le direttive UE ma il principio base (35% su società con rimborso) è stabile dal 1994. Cambiamento principale: l’Economic Substance dal 2019. In futuro si attendono solo ulteriori strettimenti su substance e possibili minimi comuni UE. Malta cercherà sempre di restare competitiva. Serve direttore o socio maltese? No, né direttori né soci devono essere maltesi o UE. Puoi essere al 100% proprietario e amministratore anche dalla Germania. Indispensabile una sede legale maltese (tramite provider) e substance reale sul territorio. Come funziona l’IVA sul drop-shipping via Malta? È complicato! Se le merci dalla Cina vanno direttamente a un cliente francese, senza passare per Malta fisicamente, è una vendita francese soggetta a IVA in Francia – serve partita IVA locale. Il vero drop-shipping maltese si ha solo se la merce transita, anche solo nominalmente, per Malta (es. tramite Freeport). Quali assicurazioni servono a una Trading Company? Minimo: RC professionale (€1.000-3.000/anno), product liability (€2.000-5.000/anno), marine cargo (0,1-0,5% valore merce), liability third party (€500-1.500/anno). Per deposito a Malta anche property e stock insurance. In totale: €5.000-15.000/anno secondo il giro daffari. Posso trasferire la mia GmbH tedesca a Malta? In teoria sì, in pratica è molto complesso: serve fusione transfrontaliera UE, via libera di tutti i soci, nulla-osta fiscale e spesso mesi (o anni) di iter con autorità tedesche. Nella pratica, nuova società maltese con trasferimento beni è di solito più semplice e rapido.

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