Indice I 5 miti più resistenti sul sistema fiscale maltese Imposta sulle società a Malta: cosa c’è davvero dietro Non-Dom Status a Malta: molto più che risparmio fiscale I requisiti di sostanza nella pratica: ciò che ti serve davvero Pianificazione fiscale internazionale: la verifica della realtà Gli errori più costosi nelle strutture fiscali maltesi FAQ: Domande frequenti sulle tasse a Malta Dopo tre anni a Malta e innumerevoli conversazioni con consulenti fiscali, avvocati e altri imprenditori, posso affermare con certezza una cosa: circa l’80% di ciò che si sente sul sistema fiscale maltese è ormai superato, sbagliato oppure eccessivamente semplificato. Ho visto imprenditori lanciarsi a capofitto in strutture maltesi per poi scoprire in seguito che la loro “ottimizzazione fiscale” era un vero e proprio castello di carte. Ciò che trovo particolarmente frustrante: la maggior parte degli articoli sull’argomento sembra più una brochure pubblicitaria di consulenze anonime. Ovunque si leggono sempre gli stessi slogan superficiali tipo “solo 5% di imposta sulle società” o “distribuzioni esenti da imposte”, ma nessuno ti spiega cosa ciò significhi davvero nella pratica. Per questo oggi voglio sfatare i principali fraintendimenti. Scoprirai come funziona davvero il sistema fiscale maltese, quali requisiti di sostanza sono effettivamente richiesti e dove si nascondono le trappole che ti possono costare caro. I 5 miti più resistenti sul sistema fiscale maltese Mito 1: A Malta si paga solo il 5% di imposta sulle società Questo è il grande classico che sento almeno una volta a settimana. Sì, a Malta l’aliquota nominale dell’imposta sulle società è del 35%. Quello che molti non comprendono: il sistema maltese si basa su un meccanismo di imputazione per cui gli azionisti possono ricevere rimborsi fiscali in determinate circostanze. La realtà è questa: la tua società maltese versa inizialmente il 35% di imposta sui profitti. Se sei un azionista non residente, a seconda del tipo di reddito puoi ottenere il rimborso tra lo 0% e 6/7 delle tasse pagate. Alla fine, l’aliquota effettiva varia dal 5% al 35%. Importante: Il rimborso non è automatico. Devi richiederlo, soddisfare i requisiti e in genere attendere diversi mesi. Mito 2: Il Non-Dom Status significa totale esenzione fiscale Questo mito ha già messo nei guai più di qualche imprenditore. Il Non-Dom Status (Non-Domiciled) non significa affatto che non paghi le tasse. Significa che a Malta vieni tassato solo sul reddito generato localmente o trasferito sull’isola (principio della remittance). Cosa implica nella pratica: se ricevi dividendi dalla tua holding maltese e li bonifichi su un conto maltese, vengono tassati. Se invece restano all’estero, non sono soggetti a imposta. Semplice a dirsi, ma comporta una pianificazione della liquidità piuttosto articolata. Mito 3: Basta una società di facciata Forse era vero dieci anni fa. Oggi questa mentalità ti manda dritto nella trappola. Malta richiede alle società una vera sostanza economica (Economic Substance Requirements). Questo vuol dire: Gestione e controllo locale Personale adeguato Presenza fisica sul territorio Spese locali coerenti con l’attività Un amico pensava di poter far passare la sua consulenza IT attraverso una società maltese, senza mai mettere piede sull’isola. La sveglia è arrivata con un’ispezione fiscale e una pesante sanzione. Mito 4: Il diritto UE protegge automaticamente dai problemi Tecnicamente vero, nella pratica rischioso. Sì, Malta fa parte dell’UE e vale la libertà di stabilimento. Ma altri stati membri hanno rafforzato notevolmente le regole anti-abuso. La Germania ad esempio controlla le società maltesi per verificare se c’è reale attività economica o solo una struttura elusiva. La CFC Rule tedesca (§§ 7-14 AO) può invalidare la tua struttura maltese se non stai attento. Mito 5: Una volta impostato, tutto fila automaticamente Se avessi un euro per ogni imprenditore che ci ha creduto, potrei comprarmi una villa a Mdina. Le strutture fiscali maltesi richiedono manutenzione continua: Compito Frequenza Costi tipici Bilancio annuale Annuale 2.000-5.000€ Dichiarazione dei redditi Annuale 1.500-3.000€ Board Meetings Almeno 1x/anno 500-1.000€ Monitoraggio della compliance Continuo 3.000-6.000€/anno Imposta sulle società a Malta 2025: capire il sistema di imputazione totale Come funziona davvero il sistema di imputazione maltese Malta utilizza il cosiddetto Full Imputation System. Sembra complicato, ma è più semplice di quanto si pensi. Immagina lo stato maltese come un fiduciario che raccoglie tutte le imposte e poi le restituisce parzialmente a seconda delle situazioni. Il processo avviene in tre fasi: Realizzazione dell’utile: La tua società registra un profitto Pagamento dell’imposta: L’azienda paga il 35% di imposta Distribuzione di dividendi: All’atto della distribuzione, gli azionisti ricevono il rimborso secondo la categoria di reddito Le diverse categorie di rimborso Qui arriva il bello. Malta distingue vari tipi di reddito, che danno diritto a diversi livelli di rimborso: Tipo di reddito Rimborso Aliquota effettiva Interessi passivi 0% 35% Redditi extra-UE 6/7 dell’imposta 5% Redditi UE (qualificati) 6/7 dell’imposta 5% Reddito maltese 2/3 dell’imposta 10% La categorizzazione è decisiva. Una società di consulenza che vende servizi a clienti tedeschi rientra di solito nei “Redditi extra-UE” e ottiene il rimborso 6/7. Un’azienda immobiliare con immobili a Malta paga invece il 10% effettivo. Tempistiche e liquidità: la sfida sottovalutata Qui inciampano molti imprenditori. L’imposta sulle società va versata subito, il rimborso arriva solo al momento della distribuzione dei dividendi – e dopo apposita domanda. Un esempio concreto dalla mia esperienza: un IT-entrepreneur ha realizzato nel 2023 un utile di 100.000€. Ha dovuto versare subito 35.000€ di imposta. Il rimborso di 30.000€ (6/7 di 35.000€) gli è stato accreditato solo nel 2024 dopo la distribuzione. Questo immobilizza molta liquidità. Consiglio: Per la pianificazione della liquidità, calcola sempre l’intera imposta del 35%. Il rimborso è un extra, non un flusso di cassa affidabile. Sfruttare le convenzioni contro le doppie imposizioni Malta ha firmato convenzioni contro le doppie imposizioni (DTA) con oltre 70 paesi. Questi trattati possono portare vantaggi aggiuntivi, ma spesso sono più complessi di quanto si pensi. La DTA con la Germania, ad esempio, può ridurre la ritenuta maltese sui dividendi, ma richiede specifiche percentuali di partecipazione e periodi di detenzione. Senza consulenza professionale, il vantaggio rischia di trasformarsi in un boomerang. Non-Dom Status Malta: ciò che spesso i consulenti tacciono Le basi del principio di remittance Come residente Non-Dom a Malta paghi le tasse solo sui redditi prodotti localmente o trasferiti sull’isola. Sembra il paradiso fiscale perfetto, ma ha complessità pratiche che vedo quotidianamente. La sfida più grande: dovrai documentare con precisione l’origine di ogni somma movimentata. La compliance maltese esige registri impeccabili. Un mio conoscente ha sottovalutato l’aspetto e durante un audit ha dovuto ricostruire tre anni di movimenti bancari. Cosa si intende per trasferimento a Malta? Qui si nascondono molte insidie. Per “trasferimento” non si intende solo il bonifico sul conto locale. Anche queste situazioni possono essere fiscalmente rilevanti: Pagamenti con carta estera effettuati a Malta Acquisti online con consegna a Malta Investimenti in immobili o aziende maltesi Prestiti dall’estero poi utilizzati a Malta Ciò porta a situazioni paradossali. Se compri un’auto e la paghi in Malta con una carta tedesca, si può considerare remittance tassabile, anche se i soldi sono già stati tassati altrove. La regola dei 183 giorni e le sue insidie Per ottenere il Non-Dom Status, devi soggiornare almeno 183 giorni annui a Malta. Sembra semplice, ma il conteggio segue criteri diversi da quelli che immagini: Situazione Conta come giorno a Malta? Nota Arrivo alle 23:30 Sì Giornata intera Partenza alle 01:00 No La giornata della partenza non conta Transito all’aeroporto No Tranne se esci dall’aeroporto Ricovero ospedaliero Sì Valido anche per soggiorni involontari Costi e tassa minima del Non-Dom Status Il Non-Dom Status non è gratuito. Ci sono costi nascosti: Costi di compliance annui: 2.000-4.000€ Consulenza fiscale: 3.000-6.000€ Contabilità e documentazione: 1.500-3.000€ Consulenza legale per strutture più complesse: 2.000-5.000€ Calcola realisticamente: sotto i 50.000€ annui di redditi esteri, generalmente non conviene sostenere questi costi. Strategie di uscita: l’aspetto sottovalutato Nessuno pensa all’uscita al momento del trasferimento, ma dovresti farlo. Malta prevede regole di exit che, se gestite male, possono essere molto costose. Particolarmente insidioso: se lasci Malta ma mantieni incarichi di direttore in società maltesi, potresti continuare ad avere obblighi fiscali sull’isola. Un’uscita ordinata richiede spesso dai 6 ai 12 mesi di pianificazione. Requisiti di sostanza a Malta: Economic Substance nella pratica Cosa significa “vera attività economica” Dal 2019 Malta è molto severa sui requisiti di sostanza, una conseguenza diretta delle pressioni UE post Panama e Paradise Papers. L’isola deve dimostrare che qui non si gestiscono solo cassette postali. La Malta Business Registry verifica accuratamente il rispetto dei minimi richiesti. I punti chiave sono quattro: Gestione e controllo (CIGA – Core Income Generating Activities) Personale adeguato Sede fisica e uffici Spese locali proporzionate all’attività Personale: più di un semplice direttore I tempi in cui bastava un direttore nominato locale sono finiti. A seconda del modello di business, Malta si aspetta diversi livelli di personale: Tipo di attività Personale minimo Qualifiche richieste Holding 1-2 full-time Competenze finanza/contabilità IT/Consulenza 2-3 full-time Qualifiche specifiche Servizi finanziari 3-5 full-time Personale con licenza Intellectual Property 2-4 full-time R&D o gestione IP Un consulente IT che opera solo dalla Germania non può usare una società maltese come veicolo di sostanza. È necessario avere almeno una persona qualificata a Malta che gestisca una parte rilevante dell’attività. Uffici e presenza fisica Malta non accetta co-working o virtual office nelle verifiche di sostanza. Serve una vera sede esclusiva. Requisiti minimi: Indirizzo autonomo (niente caselle postali) Dimensione proporzionata al personale Allestimento adeguato all’attività Contratto di affitto minimo 12 mesi I costi sono aumentati molto negli ultimi anni. Conta almeno 1.500-2.500€ al mese per un ufficio decente in zone come Sliema o St. Julians. Il problema “Substance vs. Scale” Qui cascano molte strutture. Malta si aspetta che la sostanza locale sia proporzionata al fatturato aziendale. Una società da 5 milioni di euro non può operare con un impiegato e 50 m² di ufficio. Regola empirica: i costi locali (personale, sede, altre spese) dovrebbero rappresentare almeno il 5-10% del fatturato. Se i margini sono alti, le aspettative salgono. Documentazione e prova della sostanza Malta effettua controlli a campione sulla sostanza. Devi poter dimostrare: Verbali dei board meeting (almeno trimestrali) Contratti di lavoro e buste paga Contratti d’affitto e utenze Corrispondenza aziendale da Malta Conti correnti maltesi attivi Un avvocato che conosco mi ha raccontato di un imprenditore che aveva rispettato tutti i requisiti formali, ma in fase di controllo non ha saputo provare che le decisioni cruciali venivano prese davvero a Malta. Risultato: decadenza dei vantaggi fiscali e maxi-richiesta di imposte. Importante: La sostanza non è solo compliance. Influenza in modo determinante la tua flessibilità operativa e i tuoi costi. Pianificazione fiscale internazionale a Malta: cosa funziona davvero La questione dei mismatch ibridi Uno dei temi più complessi, spesso ignorato dai consulenti. Il sistema di imputazione totale maltese può, assieme ad altri regimi, creare dei mismatch ibridi: lo stesso reddito trattato in modo differente in diversi paesi. Un esempio tipico: sei imprenditore tedesco con holding a Malta. La Germania considera l’imposta maltese del 35% come completamente pagata e la accredita, ma nel frattempo Malta ti rimborsa 6/7 dell’imposta. Così rischi una doppia-non-imposizione – formalmente legale ma ad alto rischio in caso di controlli. Effetti delle misure BEPS L’iniziativa OCSE BEPS (Base Erosion and Profit Shifting) si applica anche a Malta. Dal 2021 sono in vigore regole più severe per: Misura BEPS Effetto sulle strutture maltesi Impatti compliance Action 6 (Treaty Shopping) Utilizzo più restrittivo delle DTA Alto Action 7 (Evitamento della stabile organizzazione) Più importante dimostrare la sostanza Medio Action 13 (CbC Reporting) Obblighi di segnalazione aggiuntivi Alto Action 15 (MLI) Modifiche automatiche alle DTA Basso Modelli strutturali pratici ancora validi nel 2025 Dalla mia esperienza e dai colloqui con fiscalisti, ecco le strutture che restano stabili anche dopo le restrizioni BEPS: Modello 1: Holding operativa con vera attività a Malta Trasferisci parte del business fisicamente a Malta. Funziona bene per: Software house con team da remoto Società di consulenza con clientela internazionale E-commerce con spedizione UE Fintech e aziende blockchain Costo: 80.000–150.000€ l’anno per la vera sostanza Modello 2: IP-Holding con attività di sviluppo locale Sviluppi o gestisci proprietà intellettuale a Malta. Adatto a: Sviluppatori software Gestione di brevetti Amministrazione marchi Content creation Costo: 60.000–120.000€ l’anno Modello 3: Holding pura (solo per grandi patrimoni) Valido solo per realtà con patrimoni gestiti da almeno 10 milioni di euro; serve: Team professionale di asset management Decisioni regolari d’investimento prese a Malta Documentazione esaustiva Costo: 150.000–300.000€ l’anno Tempistiche e strategie di transizione L’errore più frequente: cambiare troppo e troppo in fretta. Una struttura maltese solida richiede 12-18 mesi. Il mio suggerimento: Mesi 1-3: Analisi fiscale e legale, design della struttura Mesi 4-6: Costituzione società e prime attività di compliance Mesi 7-12: Costruzione della sostanza: personale, ufficio Mesi 13-18: Integrazione operativa, ottimizzazione Chi cerca di comprimere tutto in sei mesi ottiene spesso strutture instabili e costi successivi elevati. Il vero rapporto costi-benefici Ecco i numeri reali che pochi consulenti mostrano volentieri: Fascia di profitto Costi annui Risparmio fiscale Vantaggio netto 100.000€ 45.000€ 15.000€ -30.000€ 250.000€ 65.000€ 45.000€ -20.000€ 500.000€ 85.000€ 100.000€ +15.000€ 1.000.000€ 120.000€ 220.000€ +100.000€ Il break-even di solito si posiziona fra 400.000 e 600.000€ di profitto annuo. Sotto quei valori, Malta spesso non conviene. I 7 errori più costosi nelle strutture fiscali maltesi Errore 1: Sostanza insufficiente dall’inizio Il solito classico: costituisci una società maltese, nomini un amministratore formale e credi sia sufficiente. Ignori totalmente i requisiti di Economic Substance. Risultato: la Malta Business Registry effettua un controllo e scopre che non c’è reale attività. Conseguenza: restituzione di tutti i rimborsi fiscali, più interessi e sanzioni. Caso reale: un freelance IT tedesco ha dovuto pagare 85.000€ di arretrati dopo due anni di fatturazione tramite società maltese senza mai essere stato a Malta. Errore 2: Non-Dom Status senza pianificazione di liquidità Cambi status a Non-Dom ma non pianifichi come vivere a Malta senza poter attingere liberamente ai guadagni esteri. Questo genera continui trasferimenti involontari (remittances) e rischi fiscali. Scenario tipico: ti servono 5.000€ per le spese della tua casa a Malta. Se li bonifichi dalla Germania, vengono tassati interamente – anche se si tratta di reddito già tassato. Errore 3: Categorizzazione errata dei redditi Dai per scontato che i tuoi proventi di consulenza siano automaticamente “extra-UE” e quindi rimborsabili al 6/7. Non consideri che i tuoi clienti tedeschi spesso sono clienti UE. La categorizzazione dipende dal luogo di prestazione del servizio, non dalla nazionalità del cliente. Consulenze per aziende tedesche possono essere considerate UE se erogate in Germania. Errore 4: Sottovalutazione dei costi di compliance Prevedi solo i costi evidenti come costituzione e consulenza fiscale. Ma i costi nascosti si mangiano tutti i risparmi: Traduzioni continue per le autorità tedesche Doppia contabilità (Malta e Germania) Viaggi per i board meetings Costi legali in caso di problemi fiscali Costo opportunità in tempo perso per burocrazia I costi reali sono spesso il 50–100% in più di quanto pianificato. Errore 5: Trascurare la CFC Rule tedesca Ti concentri solo su Malta e dimentichi che la Germania monitora attentamente i paesi a bassa tassazione. La CFC Rule (§§ 7-14 AO) può smontare la tua intera struttura. La Germania è particolarmente severa su: Redditi passivi (interessi, dividendi, royalties) Servizi tra società collegate Affari senza reale attività economica Errore 6: Mancata pianificazione dell’uscita Pianifichi perfettamente l’avvio della struttura maltese, ma non hai una strategia d’uscita. Può crearti molti problemi se cambia la vita o la normativa fiscale. Problemi tipici di un exit non pianificato: Imposizione sulle riserve latenti Costi di liquidazione Compliance necessaria fino alla chiusura definitiva Possibili recuperi fiscali in caso di documentazione incompleta Errore 7: Fai da te su strutture complesse Provi a risparmiare cercando di fare tutto da solo. Un rischio grosso su Malta perché le leggi fiscali cambiano rapidamente e le interrelazioni sono intricate. Cosa non dovresti mai improvvisare: Analisi preliminare e design della struttura Costituzione e registrazioni societarie Classificazione fiscale delle operazioni Bilanci e dichiarazioni dei redditi Adeguamento alle nuove leggi Regola d’oro: non risparmiare sulla consulenza iniziale. 10.000€ di buona pianificazione possono evitarti 100.000€ di problemi dopo. Conclusioni: sistema fiscale maltese senza illusioni Dopo tre anni a Malta e innumerevoli colloqui con imprenditori, consulenti e rappresentanti degli enti locali, il mio bilancio è chiaro: Malta può essere una meta molto interessante – ma solo se sprigioni le sue potenzialità nel modo giusto. I tempi delle soluzioni di pura facciata sono definitivamente superati. Oggi servono vera sostanza, consulenze professionali e una stima reale dei costi/benefici. Sotto i 500.000€ di utile annuo, di solito non vale la pena. Se stai ancora considerando Malta, ecco i miei consigli principali: Investi in consulenza iniziale professionale: 10.000–15.000€ per un’analisi esaustiva ti salveranno da grandi problemi in futuro Pianifica a lungo termine: una struttura solida a Malta richiede 18–24 mesi di rodaggio Fai calcoli realistici: preveda costi annuali totali fra 80.000 e 150.000€ per una sostanza reale Documenta tutto scrupolosamente: Malta ama la burocrazia e in caso di controlli dovrai dimostrare ogni punto Pianifica anche l’exit: anche la miglior struttura dovrà essere smantellata un giorno Malta, in definitiva, non è il classico “paradiso fiscale”, ma uno stato membro UE dotato di un sistema sofisticato e potenzialmente vantaggioso. Chi è disposto a rispettare le regole e a costruire vera sostanza può davvero beneficiare. Chi cerca scorciatoie farà meglio a lasciar perdere. Se stai concretamente valutando Malta: non farti abbagliare da video su YouTube e articoli pubblicitari. Parla con chi ci è davvero passato. E soprattutto: fatti fare un’analisi personalizzata da un fiscalista serio prima di investire anche solo un euro. FAQ: Domande frequenti sulle tasse a Malta Malta è davvero un paradiso fiscale? No, Malta non è un classico paradiso fiscale. È uno stato UE con sistema fiscale complesso che può offrire vantaggi in certi casi. L’imposta nominale sulle società è pari al 35%, ma sono previsti rimborsi per azionisti esteri. Come imprenditore tedesco posso semplicemente fondare una società maltese? Sì, la costituzione è possibile legalmente, ma non sempre è sensato farlo. È necessario costruire vera sostanza economica a Malta e rispettare le relative norme. In assenza di ciò rischi sanzioni e richieste di imposte arretrate. Quanto costa davvero una struttura a Malta? Mettiti in conto tra 80.000 e 150.000€ l’anno per una struttura compliant con vera sostanza: personale, ufficio, compliance, consulenza fiscale e gestione. Offerte più economiche di solito non rispettano i requisiti minimi. Quando conviene Malta dal punto di vista fiscale? Il punto di pareggio si registra tra 400.000 e 600.000€ di útili annui. Al di sotto, i costi per dare sostanza reale di solito superano i vantaggi fiscali. Ogni caso andrebbe valutato singolarmente. Si può vivere totalmente esenti da tasse con lo status Non-Dom? No, è un mito molto diffuso. Come Non-Dom paghi almeno 5.000€ di imposta minima l’anno e vieni tassato su qualsiasi reddito trasferito a Malta. Serve una pianificazione della liquidità molto accurata. Cosa succede in caso di verifica fiscale a Malta? Malta sta intensificando i controlli, specie sui requisiti di sostanza. Devi poter dimostrare la reale attività d’impresa: verbali dei board meeting, contratti di lavoro, contratti d’affitto e corrispondenza aziendale. Quanto tempo serve per mettere in piedi una struttura maltese funzionante? Conta 18–24 mesi per una struttura davvero operativa. La costituzione societaria dura 2–3 mesi, ma la costruzione della sostanza (personale, ufficio, processi) richiede molto più tempo. Quali sono i rischi delle strutture maltesi? I principali: sostanza insufficiente, errata categorizzazione dei ricavi, problemi di liquidità per Non-Dom, CFC Rule tedesca, cambiamenti legislativi. Serve una consulenza molto attenta. Posso trasferire la mia GmbH tedesca a Malta? Il trasferimento diretto è complicato e spesso poco consigliato. Spesso conviene costituire una società maltese nuova e portare avanti il passaggio con cura. Serve una pianificazione fiscale accurata. Cosa sono gli Economic Substance Requirements? Sono le regole che prevedono vera attività economica in loco: gestione locale, personale idoneo, presenza fisica e spese locali. Servono a evitare che Malta venga usata solo come società di facciata senza attività reale.