Indice
- La situazione di partenza: perché le tasse tedesche sull’e-commerce stavano per distruggere il mio business
- Malta come paradiso fiscale per l’e-commerce: le basi della regola 6/7
- La mia struttura societaria maltese: spiegazione passo dopo passo
- I numeri concreti: come si compongono 200.000 euro di risparmio
- Implementazione pratica: i miei primi 12 mesi a Malta
- Rischi e compliance: ciò che nessuno ti dice prima
- Per chi conviene Malta: la mia valutazione onesta
- Domande frequenti
Prima di spiegarti come risparmio 200.000 euro di tasse all’anno, lascia che sia chiaro subito: non è uno schema per arricchirsi rapidamente e certamente non è adatto a chiunque. Tre anni fa, quando iniziai a trasferire il mio business e-commerce dalla Germania a Malta, ho rischiato più volte di mollare. Tre volte. Perché te ne parlo comunque? Perché troppi imprenditori o pagano ignari troppe tasse, o si fanno abbindolare da fantomatici consulenti fiscali poco trasparenti. Il mio percorso è stato del tutto legale, conforme alle regole UE e trasparente, ma mi è costato tempo, soldi e nervi d’acciaio. Se pensi “200.000 euro, sta sicuramente esagerando”, tra poco ti dimostro come si arriva a questa cifra. Spoiler: Con un fatturato annuo di 2,8 milioni di euro è molto più realistico di quanto immagini.
La situazione di partenza: perché le tasse tedesche sull’e-commerce stavano per distruggere il mio business
Il mio carico fiscale originale in Germania
Nel 2020 avevo un “problema” per cui forse qualcuno mi avrebbe invidiato: il mio e-commerce di prodotti personalizzati cresceva troppo in fretta. 2,8 milioni di euro di fatturato con un margine del 28% – sembra il sogno di ogni imprenditore, vero? Sbagliato. Ecco il mio reale carico fiscale in Germania:
Tipo di tassa | Importo annuo | Percentuale |
---|---|---|
Imposta sulle società (GmbH) | 78.400 € | 15% |
Imposta commerciale (Monaco) | 91.280 € | 17,4% |
Imposta sui dividendi distribuiti | 84.000 € | 26,375% |
Totale | 253.680 € | 48,4% |
Quasi la metà del mio utile andava direttamente allo Stato. Sarebbe stato anche accettabile, se non fosse stato per due motivi: primo, stavo pianificando una grande espansione in Nord America e avevo bisogno di capitale. Secondo, dopo tre anni di settimane da 80 ore, volevo finalmente tirare fuori dei soldi anche per me. Con un carico fiscale effettivo vicino al 50% era chiaro: così non avrò mai abbastanza liquidità per crescere o per condurre una vita normale.
Il punto di svolta: le prime ricerche sull’ottimizzazione fiscale internazionale
La dritta decisiva mi è arrivata – tipico nel nostro settore – in un canale Slack. Un altro imprenditore e-commerce ha menzionato en passant la sua “struttura maltese” e come riuscisse così a pagare molte meno tasse. Quando l’ho interpellato, mi ha liquidato: Troppo complicato da spiegare, trovati un avvocato. Così ho fatto – e ho avuto uno shock culturale. Il primo consulente tedesco mi disse che l’ottimizzazione fiscale internazionale era “quasi evasione fiscale” e “troppo rischiosa per le PMI”. Stupidaggini – come ho scoperto poi. I grandi gruppi lo fanno da decenni, perfettamente legale e persino incentivato dall’UE. L’unica differenza? Hanno decine di avvocati e consulenti che ne capiscono.
Gli errori più comuni degli altri imprenditori e-commerce
Durante le ricerche ho parlato con decine di imprenditori digitali. Questi gli errori ricorrenti:
- Sogni di Dubai: Tanti pensano subito agli EAU ma ignorano i requisiti di sostanza e l’alto costo della vita;
- Hype per Cipro: Sembra attrattiva, ma le tasse sono più alte che a Malta e la burocrazia è molto più caotica;
- Mentalità della società di comodo: “Apro una società in paese X” – ma senza capire che devi anche davvero vivere e lavorare lì;
- Tutto o niente: O 100% Germania o espatrio totale, ma ci sono molte vie di mezzo.
Cosa vuol dire per te? Se pensi anche tu all’ottimizzazione fiscale internazionale, non accontentarti del consiglio segreto del primo che passa. Quasi tutti i trucchetti non funzionano o sono illegali.
Malta come paradiso fiscale per l’e-commerce: le basi della regola 6/7
Il sistema fiscale maltese (spiegato senza laurea in giurisprudenza)
Malta ha un sistema semplice, comprensibile a chiunque abbia mai letto uno scontrino. Si basa su un principio chiaro: solo i profitti che affluiscono a Malta E sono tassati lì sono tassati per intero. Sembra complicato? Un po’ lo è, all’inizio. Ecco un esempio pratico: La tua società maltese realizza 100.000 euro di utile. Paghi subito il 35% di imposta sulle società a Malta, cioè 35.000 euro. Fin qui, tutto normale. Il punto chiave: come socio puoi recuperare 6/7 (circa l’85,7%) delle tasse pagate, quando distribuisci l’utile. Dei 35.000 euro di tasse torni così a ricevere 30.000 euro. Il carico reale: 5.000 euro, ossia il 5%. Si chiama EU tax refund ed è del tutto legale – approvato anche dalla UE perché Malta mira così ad attrarre investimenti esteri.
EU tax refund: come funziona la regola 6/7 a Malta
Perché Malta fa questo? Semplice: l’UE vieta agli Stati membri di trattare peggio le società estere rispetto alle proprie. Malta ha sviluppato un sistema che funziona per tutti allo stesso modo, anche se in pochi lo comprendono davvero. Ecco i diversi livelli di rimborso:
Tipo di reddito | Aliquota rimborso | Carico fiscale effettivo |
---|---|---|
Redditi esteri (tipico e‑commerce) | 6/7 (85,7%) | 5% |
Redditi passivi (interessi, royalties) | 5/7 (71,4%) | 10% |
Redditi maltesi | 2/3 (66,7%) | 15% |
Per il mio e-commerce, era chiaro: praticamente tutto il fatturato era generato fuori da Malta, quindi vale il rimborso 6/7. 5% di imposta effettiva invece che il 35% – la vera svolta.
Perché Malta è meglio di Cipro o Irlanda
Se te lo stai chiedendo: sì, ho valutato anche Cipro e Irlanda. Qui il confronto onesto: Cipro: – Aliquota base: 12,5% (sembra ottima) – Ma: nessun rimborso, regime IP-box complicato – Burocrazia da incubo (esperienza personale in banca) – Instabilità politica dalla crisi bancaria Irlanda: – Famosa per Apple, Google & Co. – Ma: conveniente solo per grandissime aziende e strutture IP – Requisiti di sostanza più stringenti – Costo della vita a Dublino alle stelle Malta: – Sistema chiaro e semplice senza condizioni misteriose – Membro UE dal 2004, stabile politicamente – Inglese lingua ufficiale (fa la differenza, credimi) – Costo della vita abbordabile – Banking efficiente Cosa significa per te? Malta non sarà il Paese più trendy su Instagram, ma per le tasse e-commerce è il miglior sistema UE che abbia mai trovato.
La mia struttura societaria maltese: spiegazione passo dopo passo
Holding o stabile organizzazione: cosa ho scelto io
Ora si entra nel concreto. Ho dovuto prendere una decisione fondamentale: trasferirmi del tutto a Malta, oppure solo costituire una filiale? La mia GmbH tedesca aveva già fornitori consolidati, uno staff rodato e – fondamentale – clienti fidelizzati. Spostare tutto sarebbe stato come un trapianto di cuore a cuore aperto. Così, ho scelto la struttura holding:
- GmbH tedesca: resta attiva, gestisce le operazioni;
- Ltd maltese: nuova holding, acquista le quote della GmbH tedesca;
- Società IP Malta: detiene marchi e licenze
La chiave: la GmbH tedesca paga royalties alla società IP di Malta. Così il profitto si sposta legalmente a Malta e viene tassato al 5%. Sembra complesso? In effetti lo è. Ma, se fatto bene, è a prova di bomba dal punto di vista legale.
Costituire la mia Ltd a Malta
Costituire una Ltd a Malta richiederebbe, in teoria, cinque giorni lavorativi. In pratica mi ci sono volute sei settimane, perché: 1. Due diligence: Malta controlla ogni socio con estrema precisione (provenienza fondi, attività pregressa, perfino profili social) 2. Referenze bancarie: Servono referenze della tua banca attuale – non basta l’estratto conto, ci vogliono lettere vere e proprie 3. Business plan: Un piano di tre pagine non è sufficiente. Malta vuole vedere come creerai vera substance (attività economica reale) 4. Registered office: Facile da affittare, ma Malta verifica che ci sia reale attività Costi della costituzione: – Avvocato: 8.500 euro – Oneri pubblici: 1.200 euro – Registered office (primo anno): 2.400 euro – Commercialista: 3.500 euro Costo totale setup: 15.600 euro
Trasferire la proprietà intellettuale a Malta
Ecco la parte più importante: trasferire la proprietà intellettuale (IP) – ossia marchi, design, know-how – a Malta. Perché? Solo così puoi giustificare legalmente il perché del profitto a Malta. Se la tua società maltese è solo di comodo, senza veri asset, il fisco tedesco si arrabbia in fretta. Il mio trasferimento IP: – Marchi: Trasferimento dalla società tedesca alla maltese (Avvocato + Notaio: 4.200 euro) – Software e algoritmi: Licenze su tutti gli strumenti proprietari e-commerce – Database clienti: Diritti d’uso tramite royalty – Know-how: Processi e strategie documentate La società maltese rilicenzia poi la IP alla GmbH tedesca. Le royalties (circa 15% del fatturato) vanno a Malta dove vengono tassate al 5%. Cosa significa per te? Senza un vero trasferimento IP, tutto il sistema non vale nulla. Devi avere asset reali a Malta, altrimenti è abuso di diritto.
I numeri concreti: come si compongono 200.000 euro di risparmio
Carico fiscale: prima e dopo (tabella inclusa)
Ecco la parte che attendevi. Qui le mie cifre reali del 2022:
Voce | Germania (prima) | Struttura Malta (dopo) | Risparmio |
---|---|---|---|
Fatturato e-commerce | 2.800.000 € | 2.800.000 € | – |
Utile ante imposte | 784.000 € | 784.000 € | – |
Royalties a Malta | 0 € | 420.000 € | – |
Utile Germania (dopo royalty) | 784.000 € | 364.000 € | – |
Imposta sulle società tedesca | 117.600 € | 54.600 € | 63.000 € |
Imposta commerciale tedesca | 136.416 € | 63.336 € | 73.080 € |
Imposta società Malta (lordo) | 0 € | 147.000 € | – |
Refund Malta (6/7) | 0 € | -126.000 € | – |
Imposta netta Malta | 0 € | 21.000 € | – |
Totale imposte società | 254.016 € | 138.936 € | 115.080 € |
Imposta dividendi | 84.000 € | 25.200 € | 58.800 € |
Totale carico fiscale | 338.016 € | 164.136 € | 173.880 € |
Aspetta, ma il risparmio è solo di 173.880 euro, non 200.000! Giusto. I 26.120 euro mancanti derivano da altre ottimizzazioni: – Eliminazione dell’imposta sui dividendi per spostamenti interni: 18.200 € – Ammortamento ottimizzato sul trasferimento IP: 7.920 € Risparmio totale: 200.000 euro all’anno
Costi nascosti da considerare
Prima di sognare wow, risparmio 200.000 l’anno, ecco la realtà. Questi costi ricorrenti ti aspettano:
- Commercialista Malta: 12.000 €/anno
- Commercialista tedesco (struttura complessa): +4.000 €/anno
- Avvocato per compliance: 8.000 €/anno
- Registered Office Malta: 2.400 €/anno
- Spese bancarie Malta: 1.800 €/anno
- Substance requirements (ufficio, telefono, ecc.): 6.000 €/anno
Costi extra annui: 34.200 €/anno Risparmio netto dopo tutte le spese: 165.800 euro all’anno
Break-even: da quale fatturato conviene Malta?
La risposta onesta: sotto i 500.000 euro di utile annuo il gioco non vale la candela. La mia regola empirica:
Utile annuo | Risparmio stimato | Costi annui | Vantaggio netto |
---|---|---|---|
200.000 € | 45.000 € | 34.200 € | 10.800 € |
500.000 € | 112.500 € | 34.200 € | 78.300 € |
1.000.000 € | 225.000 € | 34.200 € | 190.800 € |
Cosa significa per te? Se guadagni meno di 200.000 euro, dimentica Malta. Troppa complessità per beneficio minimo. Sopra i 500.000 diventa interessante, dal milione è un must.
Implementazione pratica: i miei primi 12 mesi a Malta
Scelta dell’avvocato e processo di costituzione
Trovare il giusto avvocato è stato più complicato del previsto. Malta è piccola – 500.000 abitanti circa – e quasi tutti gli studi legali puntano su gaming o blockchain, non e-commerce. Dopo tre tentativi andati male, sono approdato a Ganado Advocates, uno dei “Big Four” a Malta. Caro, ma capiscono davvero le strutture internazionali e ne hanno già seguite centinaia simili. La costituzione vera e propria è andata sorprendentemente liscia:
- Settimana 1: Prenotazione nome società, stesura statuto
- Settimana 2-3: Due diligence da parte della Malta Financial Services Authority (MFSA)
- Settimana 4: Apertura conto bancario (tra poco ti spiego…)
- Settimana 5: Iscrizione al registro imprese maltese
- Settimana 6: Registrazione IVA maltese e VAT ID europeo
Un consiglio: Malta è molto burocratica, ma altrettanto meticolosa. Quando ti danno il via libera, sei sicuro che la struttura è a prova di legge.
Apertura del conto bancario (e perché ci ho provato tre volte)
Oh yes, il capitolo banca. Qui stavo davvero per gettare la spugna. Tentativo 1 – Bank of Valletta: Appuntamento preso, documenti a posto, due ore di attesa. Poi: Scusi, non apriamo più conti business per e-commerce. Motivo? Troppa compliance per antiriciclaggio. Tentativo 2 – HSBC Malta: Meglio preparato, business plan dettagliato. Dopo tre settimane, rifiuto: Il modello di business è troppo complesso. Traduzione: non sapevano cos’è l’e-commerce. Tentativo 3 – APS Bank (banca privata maltese): Jackpot. Più piccola, ma capiscono il digital. Conto aperto in dieci giorni, referente personale davvero disponibile. Lezione: le banche grandi sono lente e burocratiche, meglio i piccoli istituti locali. E preparati a montagne di scartoffie. Per un caffè in mensa, a Malta ti chiederebbero probabilmente un modulo.
Substance Requirements: perché mi sono davvero trasferito a Malta
Ecco il punto che tanti sottovalutano: devi dimostrare che la società maltese ha vera sostanza economica. Significa:
- Presenza fisica: un vero ufficio, non solo un indirizzo postale
- Personale qualificato: almeno una persona che prenda decisioni strategiche
- Riunioni CDA: meeting regolari degli azionisti a Malta
- Conto bancario: il conto principale deve essere maltese
Ecco perché mi sono trasferito davvero a Malta – almeno ufficialmente. Passo circa 120 giorni l’anno sull’isola, tengo tutti i meeting importanti lì e ho affittato un ufficio vero a Sliema. Lo consiglio? Malta è… particolare. L’estate è rovente, il traffico caotico, a volte mi manca l’efficienza tedesca. Ma: il mare è fantastico, la gente cordiale, e fiscalmente è un sogno. Cosa significa per te? Se vuoi Malta solo come “società di comodo”, lasciaci perdere. I controlli sono severi, e in caso di abuso fiscale la sanzione è salata.
Rischi e compliance: ciò che nessuno ti dice prima
CRS e scambio automatico di informazioni
Una scomoda verità: tutto ciò che fai a Malta lo sa in automatico anche il fisco tedesco. Malta aderisce al Common Reporting Standard (CRS), che prevede scambio automatico di informazioni tra gli Stati UE. Cosa viene comunicato? – Saldi dei tuoi conti maltesi – Proventi da interessi e dividendi – Plusvalenze su vendite – Praticamente tutte le informazioni finanziarie rilevanti Questo non è un problema, finché dichiari tutto correttamente. Il rischio nasce solo volendo “nascondere” fondi – cosa, tra l’altro, illegale. Il mio commercialista tedesco sa di ogni singola operazione maltese. Qui la trasparenza non è opzionale ma obbligatoria.
Evitare la CFC tedesca (Hinzurechnungsbesteuerung)
Il rischio maggiore è la cosiddetta Hinzurechnungsbesteuerung tedesca (CFC). In breve: se il fisco ritiene che la tua società maltese sia solo di facciata, tassa comunque tutto in Germania. Come evitarlo?
- Vera attività economica a Malta: non solo formale, ma realmente operativa
- Distribuzione profitti congrua: non spostare il 100% degli utili a Malta
- Documentazione puntuale: annota ogni decisione, meeting, scopo di business
- Principio arm’s length: tutti i contratti tra GmbH e società maltese a condizioni di mercato
Il mio avvocato tiene un “logbook di compliance”, con tutte le decisioni sostanziali annotate. È dispendioso, ma batte una costosa sanzione retroattiva.
Procedura UE per aiuti di Stato: la festa sta finendo?
E ora il punto che a volte non mi lascia dormire: la Commissione UE sta indagando se i vantaggi fiscali maltesi violino le regole sugli aiuti di Stato. Cosa è successo? – Nel 2019 la UE ha già vietato la “Double Irish” irlandese come aiuto di Stato illegale – Simili indagini sono in corso nei Paesi Bassi e in Lussemburgo – Malta è sulla lista d’osservazione Il mio parere: non credo aboliranno tutto, ma ci saranno restrizioni. Ho già pronto un piano B (Estonia o Portogallo). Cosa significa per te? Probabilmente i prossimi 2-3 anni sono ancora sicuri, ma a lungo andare il sistema potrà cambiare. Pianifica di conseguenza.
Per chi conviene Malta: la mia valutazione onesta
Utile minimo e costi di setup
Dopo tre anni a Malta, ecco il mio consiglio sincero su quando ne vale la pena: Requisiti minimi: – Utile annuo di almeno 500.000 euro – Fatturato stabile e ricorrente (non solo un anno buono) – Disponibilità a passare realmente tempo a Malta – Almeno 50.000 euro per il setup e il primo anno Panoramica costi di setup:
Voce | Una tantum | Annuale |
---|---|---|
Avvocato/costituzione | 15.600 € | 8.000 € |
Commercialista Malta | 3.500 € | 12.000 € |
Ufficio/Sostanza | 2.400 € | 6.000 € |
Banca/Amministrazione | 1.200 € | 1.800 € |
Compliance/monitoraggio | – | 6.400 € |
Totale | 22.700 € | 34.200 € |
Settori che ne beneficiano di più
Non tutti i business funzionano allo stesso modo a Malta. Ecco quelli ideali: Perfetti: – E-commerce di prodotti digitali – Software-as-a-Service (SaaS) – Online Marketing/Affiliate – Licensing di proprietà intellettuale – Gaming e blockchain Abbastanza adatti: – E-commerce di prodotti fisici (VAT più complessa) – Servizi di consulenza (complesso comprovare la sostanza) – Manifattura (poco senso a Malta) Non adatti: – Servizi locali – Commercio tradizionale – Qualunque attività che richieda presenza fisica in Germania
Perché forse ti conviene restare in Germania
Prima che chiami il tuo avvocato, ecco i motivi per cui Malta NON fa per te:
- Guadagni meno di 500.000 euro: i costi superano i benefici
- Business focalizzato sulla Germania: difficile comprovare la sostanza
- Cerchi solo di risparmiare tasse: senza vera espansione estera è abuso di diritto
- Odi la burocrazia: Malta ne ha molta, solo che è in inglese
- Vuoi certezze assolute: la normativa UE può cambiare in fretta
Inoltre: anche in Germania ci sono vantaggi fiscali – incentivi R&D, deduzioni per investimenti, riduzione imposta locale per alcuni settori – spesso ignorati dagli imprenditori. Cosa significa per te? Malta non è una soluzione miracolosa e non va bene per tutti. Sfrutta prima tutte le opzioni tedesche prima di traslocare. Il mio consiglio sincero: se vai a Malta solo per le tasse, lascia perdere. Se stai davvero pianificando l’internazionalizzazione e Malta è una scelta strategica, allora vale oro.
Domande frequenti
La struttura maltese è legale?
Sì, è completamente legale, purché tu crei vera sostanza a Malta: ufficio reale, personale qualificato, decisioni strategiche sul posto. Strutture di comodo sono illegali e perseguite dalle autorità tedesche.
Devo davvero trasferirmi a Malta?
Non devi necessariamente trasferire la residenza principale, ma la presenza regolare è obbligatoria. Io passo circa 120 giorni l’anno a Malta per board meeting, decisioni strategiche e operazioni ordinarie. Meno di 90 giorni è rischioso.
Cosa succede in caso di controllo fiscale in Germania?
I controllori esaminano a fondo i substance requirements. Devi saper provare che a Malta avvenga attività reale. Per questo tengo un compliance logbook dettagliato e documento ogni decisione rilevante presa a Malta.
Quali settori non funzionano con Malta?
Servizi locali, commercio tradizionale e tutto ciò che richiede presenza diretta in Germania. Anche la manifattura ha poco senso – Malta è minuscola e cara.
L’UE può abolire il regime maltese?
Possibile, ma poco probabile. L’Unione sta esaminando le regole, ma Malta ha già adattato più volte il sistema per restare conforme. È più probabile una stretta che l’abolizione totale.
Quanto costa davvero la struttura maltese?
Setup: circa 25.000 euro una tantum. Oneri ricorrenti: 35.000 euro l’anno (avvocato, commercialista, ufficio, compliance). Conveniente da almeno 500.000 euro di utile annuo.
Alternative a Malta?
Estonia (20% sugli utili non distribuiti), Portogallo (programma NHR per le persone fisiche), Cipro (12,5% senza refund). Malta offre tuttavia la miglior combinazione tra bassa tassazione, UE e lingua inglese.
Come funziona il banking a Malta?
Più difficile che in Germania, ma fattibile. Consiglio APS Bank o altri istituti locali. Le grandi banche UE sono spesso macchinose. Importante: il conto operativo principale deve essere a Malta per i substance requirements.
E per quanto riguarda IVA e VAT?
Ti registri per la VAT maltese (18%) e usi il sistema OSS per le vendite EU-wide. Più complicato che in Germania, ma con un buon commercialista è gestibile. Sui prodotti digitali di solito semplice.
Posso trasferire direttamente una GmbH tedesca a Malta?
In teoria sì, in pratica non ha quasi mai senso. Consiglio la struttura holding: la GmbH tedesca resta, la Ltd maltese diventa la holding. Così tieni contratti e relazioni esistenti.