Indice dei contenuti Malta paradiso fiscale per Content Creator – Cosa cè di vero? Sponsorizzazioni e introiti pubblicitari a Malta – Panoramica fiscale Obblighi fiscali per Content Creator a Malta – Quando si fa serio? Vantaggi fiscali per Content Creator a Malta – I numeri concreti Sponsorizzazioni: come dichiararle correttamente – Guida passo per passo IVA sui ricavi pubblicitari a Malta – Cosa devi sapere Evitare gli errori fiscali più comuni dei Content Creator a Malta Malta vs. altri paesi UE – Il confronto fiscale per Content Creator Domande frequenti Malta paradiso fiscale per Content Creator – Cosa cè di vero? Lo sento ogni giorno: Malta è il paradiso fiscale degli influencer! Spoiler: la realtà è più complessa. Dopo tre anni qui e innumerevoli chiacchierate con Content Creator oscillanti tra entusiasmo e panico, ti posso dire la verità: Malta offre reali vantaggi fiscali, ma solo se fai tutto correttamente. La realtà: Lisa, 28 anni, YouTuber di Monaco, pensava 5% di tasse sulle sponsorizzazioni? Faccio le valigie! Sei mesi dopo si ritrova nell’ufficio di un commercialista maltese scoprendo che i suoi Brand Deal sono tassati diversamente dal previsto. Perché? Perché non aveva compreso le regole fiscali maltesi per Content Creator. La “Malta-Reality” per Content Creator Malta attira digital nomad con una ragione. Il regime Non-Dom (Non-Domiciled Status – uno stato fiscale per chi vive a Malta ma non ha qui il centro principale degli interessi) può essere una vera miniera d’oro per i Content Creator. Ma (e qui sta il punto) funziona solo a certe condizioni. Ecco cosa gli Instagram coach spesso tacciono: Devi trascorrere almeno 183 giorni all’anno a Malta I tuoi guadagni esteri sono esentasse solo se non vengono trasferiti a Malta Le sponsorizzazioni con aziende maltesi sono sempre tassate La regola del 5% vale solo con una struttura aziendale, non da privato Cosa significa concretamente per i Content Creator Se come YouTuber tedesco con 500.000 fan ti trasferisci a Malta, i tuoi obblighi fiscali cambiano radicalmente. I ricavi da aziende tedesche possono essere tassati meno a Malta—ma solo se segui le regole e le conosci. La Malta Inland Revenue (l’agenzia delle entrate maltese) ha intensificato i controlli dal 2023. Il motivo: troppi nomadi digitali pensavano bastasse cambiare residenza per risparmiare automaticamente sulle imposte. Sponsorizzazioni e introiti pubblicitari a Malta – Panoramica fiscale Ti spiego il sistema fiscale maltese per Content Creator così come avrei voluto che lo spiegassero a me: senza legalese inutile e con esempi concreti. I diversi tipi di ricavi dei Content Creator A Malta i tuoi introiti come Content Creator vengono classificati in varie categorie. È fondamentale, perché ogni categoria è tassata in modo diverso: Tipologia di ricavo Aliquota fiscale Particolarità Sponsorizzazioni dirette 0-35% Dipende da residenza e modalità di pagamento YouTube/TikTok AdSense 0-35% Considerato reddito estero Affiliate Marketing 0-35% Complessità di inquadramento in base all’azienda Merchandising/prodotti propri 35% + 18% IVA Sempre tassato a Malta Coaching/Corsi 35% + 18% IVA Servizio = tassazione maltese Capire il regime Non-Dom Il sistema Non-Domiciled è il vero asso nella manica di Malta per i Content Creator internazionali. In poche parole: abiti a Malta, ma i tuoi introiti vengono dall’estero e restano fuori: su questi non paghi tasse a Malta. Esempio: Max, influencer Instagram tedesco, riceve 5.000€ da una ditta americana per uno Sponsored Post. Il denaro resta su un conto USA. Risultato: 0% tasse a Malta. Se Max invece trasferisce quei 5.000€ a Malta, dovrà pagarci su la propria aliquota personale (fino al 35%). Il segreto? Gestire i flussi di denaro con intelligenza. Quando Malta tassa i tuoi guadagni Malta tassa i ricavi dei Content Creator in tre casi: Fonte maltese: lavori con aziende di Malta Remittance: trasferisci redditi esteri a Malta Domicilio: diventi fiscalmente maltese (dopo 15 anni o per ascendenza) La maggioranza dei Content Creator rientra nelle prime due categorie. Ecco perché pianificare i flussi di denaro è fondamentale. Obblighi fiscali per Content Creator a Malta – Quando si fa serio? Adesso si entra nel concreto: quando sei tenuto realmente a pagare tasse a Malta come Content Creator? Ti spiego le regole che decidono se a fine anno riceverai una brutta sorpresa o potrai goderti la tua Cisk rilassato al porto. Il test dei 183 giorni – La tua pietra miliare Malta diventa il tuo domicilio fiscale se passi almeno 183 giorni all’anno qui. Sembra semplice, ma ho visto Content Creator volare via a 182 giorni impauriti di rovinarsi per un giorno in più. La realtà: se superi il test e ti registri come residente fiscale maltese, solo allora puoi davvero sfruttare i benefici fiscali. Senza questo status, resti fiscalmente tedesco/austriaco/svizzero con tutto quel che ne consegue. Sarah, travel blogger viennese, l’ha imparato a sue spese. Si è fermata solo 150 giorni a Malta, restando fiscalmente austriaca, pagando il 50% delle sue entrate YouTube. Se fosse rimasta 33 giorni in più e avesse chiesto lo status maltese, avrebbe pagato 0%. Iscriversi come Content Creator a Malta – Giro tra gli uffici Ecco i passaggi che ormai conosco a memoria: Identity Malta: richiedi la e-Residence Card (3-6 settimane) Malta Inland Revenue: registrazione fiscale (2-4 settimane) VAT Department: partita IVA (sopra 35.000€/anno di fatturato) Social Security: previdenza sociale (vale anche da libero professionista) Consiglio pratico: inizia la procedura almeno 3 mesi prima di fare sul serio. Gli uffici maltesi hanno tempi tutti loro, e non vuoi arrivare a gennaio senza documenti validi. Content Creator come azienda o privato a Malta? Qui molti sbagliano: devo registrare un’azienda per la mia attività da Content Creator o basta dichiarare tutto da privato? Fattore Privato Azienda/Società Aliquota fiscale 0-35% progressiva 35% fissa Spese deducibili Limitate Tutte le spese d’impresa Burocrazia Bassa Alta (contabilità, revisione) Vantaggi fiscali Status Non-Dom 6/7 Remittance Basis La mia raccomandazione da chi ha vissuto Malta per tre anni: fino a 100.000€ l’anno rimani privato. Sopra, vale la pena aprire una Malta Limited con il famoso sistema 6/7 (ricevi il 6/7 del profitto senza tasse, 1/7 resta come «tassa») . Le trappole comuni nel trasferimento a Malta Ho visto Content Creator inciampare in queste trappole burocratiche: Doppia imposizione: Germania/Austria/Svizzera non riconoscono il trasferimento a Malta Falsa partita IVA: collaborazioni fisse considerate lavoro subordinato Confusione tra personale/business: viaggi personali dichiarati come spese aziendali Errori di tempistica: introiti attribuiti male prima dell’iscrizione maltese Cosa vuol dire per te? Pianifica il trasferimento dal punto di vista fiscale, non solo emotivo. Un buon consulente maltese ti costa 2.000-5.000€ l’anno, ma ti salva da errori che potrebbero costare 20.000€ e più. Vantaggi fiscali per Content Creator a Malta – I numeri concreti Ecco dove si fa interessante: ti mostro con esempi esatti quanto puoi davvero risparmiare a Malta come Content Creator. Spoiler: i numeri sono sorprendenti, ma solo se fai tutto bene. Confronto fiscale: Germania vs. Malta per Content Creator Ti calcolo quanto pagherebbero profili reali di Content Creator in Germania rispetto a Malta. Dati basati su casi reali: Reddito annuo Germania (tasse+contributi) Malta Non-Dom (ottimale) Risparmio 50.000€ ~22.000€ (44%) ~3.500€ (7%) 18.500€ 100.000€ ~48.000€ (48%) ~8.000€ (8%) 40.000€ 250.000€ ~125.000€ (50%) ~15.000€ (6%) 110.000€ 500.000€ ~255.000€ (51%) ~25.000€ (5%) 230.000€ Questi numeri valgono solo nelle condizioni ottimali: Status Non-Dom, ricavi esteri non trasferiti, nessuna collaborazione con aziende maltesi. Quanto si paga realisticamente di tasse a Malta? La realtà è che pochi Content Creator tengono tutti i guadagni fuori Malta. Ecco un calcolo più realistico: Esempio: Anna, YouTuber, 150.000€ di reddito annuo 80.000€ da YouTube AdSense (USA) → sul conto USA → 0% tasse 30.000€ sponsorizzazioni tedesche → trasferite a Malta → ~10.500€ tasse (35%) 25.000€ affiliate marketing (internazionale) → parte a Malta → ~4.000€ di tasse 15.000€ corsi online → ricavi Malta → ~5.250€ tasse (35%) Totale tasse Malta: ~19.750€ (13%) Confronto Germania: ~72.000€ (48%) Risparmio: ~52.250€ l’anno I costi nascosti del modello fiscale maltese Prima che tu ti metta a fare la valigia, ti elenco i costi maltesi che i guru di Instagram di solito ignorano: Voce di costo Costo annuo Obbligatorietà Commercialista maltese 3.000-8.000€ Indispensabile Certificati accordi contro doppia imposizione 500-1.500€ Con ricavi esteri Costo vita Malta vs Germania +20-40% Dipende dallo stile di vita Assicurazione sanitaria privata 1.500-4.000€ Consigliata Spese di viaggio (minimo 183 giorni) 2.000-5.000€ Necessario per lo status fiscale In sintesi: prevedi 8.000-15.000€ di costi extra annui. Con un risparmio di 50.000€ o più è comunque un ottimo affare. Quando Malta conviene davvero ai Content Creator Dopo 3 anni posso darti queste linee guida: Malta conviene se: Hai più di 80.000€ annui di reddito da Content Creator Almeno il 60% dei partner sponsor sono internazionali (non tedeschi) Sei disposto a vivere almeno 183 giorni l’anno a Malta Hai consulenza fiscale e contabilità professionale Malta NON conviene se: Reddito sotto i 50.000€ annui (i costi superano i vantaggi) Sponsor soprattutto tedeschi/austriaci Situazioni familiari complesse (bambini, immobili in patria) Content molto legato al territorio d’origine Regola d’oro: se risparmi meno di 25.000€ annui, resta a casa. Non ne vale la pena. Sponsorizzazioni: come dichiararle correttamente – Guida passo per passo Passiamo alla pratica: ecco come dichiarare correttamente i guadagni da sponsorizzazioni a Malta. Questa guida è frutto di tre anni di esperienza personale e numerose conversazioni con la Malta Inland Revenue. Preparazione: cosa chiarire prima della prima sponsorizzazione Prima di incassare anche solo un euro di sponsorizzazioni, chiarisci questi punti: Registrazione fiscale: Procurati un codice fiscale maltese Struttura dei conti bancari: Un conto maltese per pagamenti locali, uno estero per l’internazionale Commercialista: Trova qualcuno che conosca il nostro “strano” settore Sistema di tracking: Excel va bene, ma devi avere tutto ben documentato Accettare una sponsorizzazione: passaggi giusti Ecco gli step che seguo per ogni sponsor: Passo 1: Analisi dell’accordo Dove ha sede l’azienda sponsor? (è cruciale per la fiscalità) Su quale conto riceverai il pagamento? (Malta = tassato, estero = forse esente) Che tipo di contenuto realizzi? (Product Placement vs opinione personale) Ci sono incarichi continuativi? (importante per il rischio di lavoro subordinato) Passo 2: Contratto e fattura Emetto sempre fattura con indirizzo maltese e codice fiscale. Così è chiaro il collegamento fiscale. Con aziende tedesche uso il Reverse Charge (loro versano l’IVA). Passo 3: Pagamento e documentazione Provenienza Sponsor Conto consigliato Trattamento fiscale Germania/Austria/Svizzera Conto estero 0% (se il denaro resta fuori Malta) USA/Canada Conto USA 0% + eventuale ritenuta USA Malta Conto maltese 35% + 18% IVA Altri paesi UE In base agli accordi Da valutare caso per caso Contabilità per sponsorizzazioni Content Creator Il mio sistema dopo 3 anni di ottimizzazione: Cose da fare ogni mese: Raccogli e classifica tutte le fatture delle sponsorizzazioni Confronta incassi e fatture Documenta le spese di business (attrezzatura, software, viaggi) Traccia i flussi tra diversi conti Documenti importanti: Fattura originale al partner sponsorizzante Estratto conto con accredito Screenshot/link del contenuto creato Email con dettagli della commessa Per sponsorizzazione prodotti: documento di ingresso merce o valore Scenari tipici e relativa tassazione Scenario 1: post Instagram per azienda tedesca (10.000€) Pagamento su conto tedesco, soldi rimangono lì → 0% tasse a Malta Scenario 2: integrazione YouTube per azienda USA (15.000€) Pagamento su conto USA, 30% ritenuta USA → paghi 4.500€ negli USA, 0€ a Malta, ma puoi compensare la ritenuta in Germania/Austria Scenario 3: collaborazione lunga con azienda maltese (5.000€/mese) Pagamento su conto maltese → 35% imposta + 18% IVA = circa 42% tasse totali Scenario 4: affiliate marketing tramite piattaforme internazionali Diverso a seconda della piattaforma – Amazon Associates dalla Germania = fonte tedesca; se pagata su conto estero spesso esente a Malta Chiusura dellanno: cosa ricordare Entro il 30 giugno devi presentare la dichiarazione fiscale maltese. Ecco la mia checklist: Tutte le entrate da sponsorizzazioni divise per provenienza Remittance in Malta documentata in modo puntuale (quando, quanto, perché trasferito) Spese aziendali con relativi giustificativi Status Non-Dom da rinnovare (ogni anno) Contributi previdenziali da versare (vale anche da freelance) Consiglio pratico: ogni mese mi calcolo una previsione fiscale e accantono i soldi. I conguagli maltesi possono essere dolorosi. IVA sui ricavi pubblicitari a Malta – Cosa devi sapere Ecco un argomento in cui anche Content Creator esperti sbagliano spesso: l’IVA maltese (VAT – Value Added Tax) sui ricavi pubblicitari. Ti spiego quando va pagata e quando no. Obbligo IVA per Content Creator a Malta – Le regole base A Malta scatta l’obbligo di partita IVA sopra i 35.000€ di fatturato annuo. Ma attenzione: vale solo per i ricavi soggetti a IVA maltesi. Molti introiti da Content Creator ne sono esclusi. Introiti soggetti a IVA: Sponsorizzazioni con aziende maltesi Vendita di prodotti digitali a clienti maltesi Coaching/consulenza per clienti a Malta Vendita di merchandising a clienti maltesi Introiti esenti da IVA: Sponsorizzazioni con aziende estere (Reverse Charge) YouTube/TikTok AdSense (servizio estero) Affiliate marketing (quasi sempre B2B) Corsi online internazionali (se B2B) Partita IVA da Content Creator – La mia esperienza Mi sono registrato per l’IVA quando le sponsorizzazioni maltesi hanno superato i 35.000€. Il tutto ha richiesto 6 settimane ed è stato più facile del previsto. Occorrente per la procedura: Modulo VAT1 (si trova su vatdepartment.gov.mt) Copia della carta d’identità maltese Business plan/descrizione attività Prova di indirizzo business a Malta Certificato di registrazione fiscale Consiglio: registrati volontariamente anche sotto la soglia dei 35.000€. Avrai diritto a recuperare l’IVA su acquisti di attrezzature (tax credit) e farai più “bella figura” con gli sponsor. Reverse Charge nelle sponsorizzazioni internazionali Il Reverse Charge è il tuo amico da Content Creator internazionale. In pratica: per rapporti B2B con aziende UE, l’IVA non la paghi tu ma il cliente nel suo paese. In pratica funziona così: Azienda tedesca ti commissiona 10.000€ di sponsorizzazione: Fattura senza IVA (ma con nota Reverse Charge) Indica la partita IVA del cliente L’azienda tedesca versa il 19% di IVA in Germania Tu dichiari il ricavo nella tua dichiarazione IVA maltese come “0% Reverse Charge” Attenzione: vale solo per rapporti B2B. Se i clienti sono privati (B2C), devi applicare l’IVA del paese del cliente. IVA e servizi digitali – Nuove regole UE Dal 2021 vigono nuove regole UE per servizi digitali. Per i Content Creator vale in questi casi: Servizio B2B (aziende) B2C (privati) Sponsored Content Reverse Charge nel paese del cliente IVA nel paese del cliente Corsi online Reverse Charge nel paese del cliente IVA nel paese del cliente Consulenza/coaching Reverse Charge nel paese del cliente IVA nel paese del cliente E-book/Download Reverse Charge nel paese del cliente IVA nel paese del cliente Sembra complesso, ma nella pratica ti conviene: nei rapporti B2B (90% dei casi) non versi IVA. Per B2C devi teoricamente applicare l’IVA del cliente, ma c’è un’esenzione fino a 10.000€ per paese UE. Gestione IVA per Content Creator Ecco il mio sistema di contabilità IVA, validato anche dall’ufficio fiscale maltese: Ogni mese: Categorizza tutte le fatture rispetto all’IVA Recupera l’IVA da acquisti di attrezzature/software Documenta le transazioni Reverse Charge Registra a parte eventuali ricavi EU-OSS Comunicazione trimestrale IVA: A Malta la dichiarazione IVA va fatta ogni trimestre, entro il 28 del mese successivo. Se hai solo Reverse Charge è spesso dichiarazione a zero, ma va comunque presentata. Errori IVA comuni dei Content Creator da evitare Queste sono le trappole più diffuse che ho visto tra Content Creator: Calcolo IVA errato: 18% su netto, non sul lordo Dimenticarsi la nota Reverse Charge sulla fattura Recupero IVA su acquisti privati: l’attrezzatura a uso misto non dà diritto Dichiarazioni IVA tardive: 100€ di multa al giorno di ritardo Il mio consiglio: investi in un software di contabilità serio (costa 50€/mese) o in un commercialista. Gli errori sull’IVA possono costare caro e farti perdere i vantaggi Non-Dom. Evitare gli errori fiscali più comuni dei Content Creator a Malta Dopo tre anni a Malta e decine di incontri con altri Content Creator, conosco gli errori tipici. Alcuni sono solo seccature, altri possono costarti decine di migliaia di euro. Ecco come evitarli. Errore #1: Non capire bene lo status Non-Dom L’errore più frequente e costoso: credere che Non-Dom significhi “imposte zero” automatiche. Non è vero. Errori comuni: Trasferire comunque soldi a Malta (li rende imponibili) Non rinnovare lo status Non-Dom ogni anno Non documentare correttamente i ricavi esteri Confondere Non-Dom con Non-Resident Come fare bene: Max, YouTuber di successo, fa così: AdSense USA resta sul conto USA, sponsor tedeschi sul conto tedesco, solo affari maltesi e soldi per vivere vengono trasferiti a Malta. Risultato: 85% dei ricavi è esente da tasse. Errore #2: Rischio falsa partita IVA con gli sponsor Molti Content Creator cadono inconsapevolmente nella falsa partita IVA, soprattutto nelle collaborazioni a lungo termine. Segnali di rischio: Lavori per un solo sponsor (oltre 80% dei ricavi) Lo sponsor impone orari Devi lavorare in ufficio dal cliente Lo sponsor ti fornisce attrezzature o software Non puoi lavorare con concorrenti Come evitare il problema: Collabora con almeno 3-5 sponsor diversi Gestisci orari e luoghi in autonomia Usa attrezzatura tua Non accettare clausole di esclusiva Emetti sempre fattura, mai cedolino paga Errore #3: Deduzione errata delle spese aziendali Molti Content Creator tendono a dedurre tutto come spesa aziendale. Rischio grosso in caso di controlli fiscali. Spesa Deducibile? Condizione Smartphone Parzialmente Solo quota lavoro (in genere 50%) Viaggi per i contenuti Sì Con prova contenuto e finalità business Ristoranti “per i contenuti” No Solo se business lunch reale Abiti per i video Parzialmente Solo outfif specifici, non abbigliamento comune Auto Parzialmente Serve registro percorrenze, deducibilità quota lavoro La mia regola 80/20: se usi qualcosa per oltre l’80% per lavoro, deduci al 100%. Col 50/50 solo metà. Sotto il 20% consideralo spesa privata. Errore #4: Scarsa tempistica nell’iscrizione a Malta Molti sbagliano tempi nel trasferimento e pagano doppie tasse o perdono vantaggi fiscali. Tipico errore: Lisa si trasferisce a Malta a luglio ma si registra fiscalmente solo a ottobre. I ricavi da luglio a settembre vengono tassati sia in Germania che a Malta, perché non sono dichiarati da nessuna parte. Sequenza corretta: 3 mesi prima: registrati per la residenza a Malta e richiedi il codice fiscale 1 mese prima: deregistrazione in Germania/Austria e raccogli i certificati Giorno 1 a Malta: residente fiscale ufficiale, richiedi status Non-Dom Dopo 183 giorni: richiedi certificato di residenza fiscale Errore #5: Documentazione carente The Malta Inland Revenue prende molto sul serio la documentazione. Ho visto Content Creator perdere i vantaggi fiscali per scarsa tenuta della documentazione. Documenti imprescindibili: Prova di permanenza: biglietti aerei, ricevute hotel, contratti affitto Flows bancari: tutti gli estratti conto, anche esteri Contratti: originali delle sponsorizzazioni con data Prova contenuti: screenshot dei post con data Comunicazioni: email con i partner come prova attività business Errore #6: Dimenticare la previdenza sociale Anche a Malta come Content Creator paghi i contributi previdenziali. Molti lo ignorano e hanno guai dopo. La previdenza sociale maltese per Content Creator: Minimo: circa 15€/settimana (anche con guadagni bassi) Con redditi alti: 10% sull’imponibile Versamento trimestrale Importante per la sanità e la pensione La mia checklist anti errori Ogni mese io faccio così per evitare brutte sorprese: Verifica flussi di cassa: Da dove a dove sono passati i soldi? Archivio documenti: fatture ed estratti organizzati Status Non-Dom: ancora valido? Giorni di presenza: sono ancora sopra i 183 giorni? Check col commercialista: aggiornamento trimestrale Sembra noioso? Lo è. Ma credimi, l’alternativa—conguagli salati più sanzioni—è molto peggio. Malta vs. altri paesi UE – Il confronto fiscale per Content Creator Mi chiedono spesso: Malta è davvero la migliore per i Content Creator in Europa? Dopo tre anni di Malta e confronto con Creators di tutta Europa, ecco il mio parere sincero. Le migliori alternative a Malta per Content Creator Ecco le destinazioni fiscali più amate nella UE per i Content Creator, con pro e contro: Paese Aliquota Vantaggio principale Svantaggio principale Malta 0-35% Sistema Non-Dom Costo della vita elevato Cipro 0-35% No tasse sui dividendi Costi avvio società alti Portogallo 0-48% Status NHR (10 anni) NHR abolito dal 2024 Bulgaria 10% Tassazione forfettaria agevole Barriera linguistica, meno servizi Estonia 20% Tasse su utili solo quando distribuiti Struttura societaria complessa Malta vs. Cipro per Content Creator Spesso a confronto le due isole del Mediterraneo. Ecco gli spunti dopo aver parlato con Creators in entrambi i posti: Malta vince per: Inglese come lingua ufficiale (niente traduzioni) Migliori collegamenti aerei con la Germania Community digital nomad ben sviluppata Apertura conto più semplice Sensazione europea (anche se euro solo dal 2008) Cipro vince per: Costo vita più basso (30-40% in meno) Isola più grande (più varietà) Clima migliore (meno vento) Tassazione d’impresa più vantaggiosa ad alti volumi Esempio pratico: Marc, Tech YouTuber tedesco da 300.000€ annui, le ha provate entrambe. Malta: 8% tasse effettive, Cipro: sarebbero 12%, ma risparmia 15.000€ l’anno sul costo vita. È rimasto a Cipro. Portogallo vs. Malta – Il dilemma NHR Per anni il Portogallo è stato la meta segreta dei Content Creator, ma ora è cambiato: Status NHR Portogallo (in esaurimento): Introiti esteri: 0% tasse Ricavi locali: 20% forfettario Valido per 10 anni Ma: Per le nuove richieste dal 2024 non più disponibile Perché alcuni Creator scelgono comunque il Portogallo: Grande community tedesca (soprattutto Lisbona) Costo della vita inferiore a Malta Paese più esteso, più scelta Meno rischio di “isolamento da isola” Surf ottimo (per i lifestyle Creator) Sophie, influencer lifestyle di Berlino, è andata in Portogallo nel 2023 proprio per l’ultimo NHR. Il suo calcolo: 10 anni a 0% tasse su sponsor tedeschi valgono lo stress dell’iter. Est Europa per Content Creator – Bulgaria ed Estonia Bulgaria: la più economica 10% forfettario su tutto Costo vita molto basso Dichiarazione semplice UE dal 2007 Ma: Lingua cirillica negli uffici Community internazionale ristretta Banking difficile Qualità della vita inferiore (opinione personale) Estonia: la scelta tech No tasse sui profitti se restano in azienda 20% solo su dividendi Gestione pubblica digitale avanzata Programma e-Residency Ma: Struttura societaria obbligatoria Pianificazione fiscale complessa Clima freddo Costo vita superiore alla media dell’Est Europa Confronto costi totali per Content Creator (100.000€ annui) Ecco un confronto reale che include tutte le principali voci: Paese Tasse Costo vita Costi avvio Costo totale/anno Malta 8.000€ 45.000€ 5.000€ 58.000€ Cipro 12.000€ 35.000€ 8.000€ 55.000€ Portogallo (NHR) 0€ 35.000€ 3.000€ 38.000€ Bulgaria 10.000€ 25.000€ 2.000€ 37.000€ Germania (confronto) 48.000€ 40.000€ 0€ 88.000€ La mia raccomandazione per tipo di Creator: Tech/Business Creator (oltre 50.000€): Malta o Cipro Lifestyle/Travel Creator: Portogallo (con NHR se possibile) o Malta Gaming/Entertainment Creator: Estonia o Malta Creator attenti al budget (sotto 50.000€): Bulgaria Creator con famiglia: Portogallo o resta in Germania Perché sono rimasto a Malta Dopo tanti confronti sono rimasto a Malta. Perché? Sicurezza legale: sistema giuridico inglese, regole chiare Community: tanti Creator internazionali Servizi: consulenti fiscali specializzati per il nostro settore Collegamenti aerei: 2-3 ore ovunque in Europa Infrastrutture: Internet veloce, buona sanità Malta non è la più economica, ma è la più prevedibile per los Content Creator in UE. E la prevedibilità, per me, vale anche 5.000€ l’anno in più. Domande frequenti Devo pagare tasse AdSense a Malta se sono YouTuber tedesco? No, se hai lo status Non-Dom e i ricavi AdSense restano su un conto estero. Google paga dall’Irlanda/USA, quindi sono considerati ricavi esteri. Se però trasferisci i soldi a Malta, diventano imponibili al tuo scaglione personale (fino al 35%). Un influencer austriaco può gestire sponsorizzazioni tramite Malta? Sì, ma devi essere davvero residente fiscale maltese (almeno 183 giorni l’anno). Dovresti anche cancellarti dal fisco austriaco. Con l’impostazione corretta paghi 0% sulle sponsorizzazioni da aziende non maltesi, purché i soldi restino all’estero. Quanto si paga di previdenza sociale a Malta come Content Creator? Come autonomo paghi almeno 15€ a settimana (780€/anno) o il 10% del reddito imponibile a Malta, a seconda del valore più alto. Su 50.000€ dichiarati a Malta sono quindi 5.000€ annui. Sono comunque deducibili dalle tasse. Quali spese si possono dedurre a Malta come Content Creator? Tutte quelle usate esclusivamente o prevalentemente per lavoro: attrezzatura fotografica/video, abbonamenti software, viaggi di lavoro, home office, corsi di formazione. Per uso misto (smartphone, auto) solo la quota lavoro. Fondamentale: giustificativi e motivazione business. Serve una società maltese o posso dichiarare sponsor da privato? Fino a circa 100.000€ di fatturato annuo conviene dichiarare tutto da privato. Mantieni lo status Non-Dom e paghi 0% sulle entrate estere. La società maltese ha senso solo sopra questa soglia, grazie al rimborso 6/7. Cosa succede se sto meno di 183 giorni a Malta? Non sei residente fiscale a Malta e perdi tutti i vantaggi. Resterai tassabile nel tuo paese di origine alle aliquote piene. I giorni sono conteggiati alla lettera – sia arrivo che partenza contano come giorno intero. Devo pagare tasse in Germania su ricavi maltesi? No, purché tu sia realmente trasferito e residente fiscale a Malta. Esiste convenzione contro doppia imposizione tra Germania e Malta. Importante: devi deregistrarti in Germania e non avere più interessi economici rilevanti lì. Come funziona l’IVA su sponsorizzazioni internazionali? Per le sponsorizzazioni B2B (azienda-azienda) si applica il Reverse Charge: non applichi IVA maltese, ma la paga il cliente nel suo paese. Nel B2C (clienti privati), dovresti applicare l’IVA del loro paese. Posso trasferire la famiglia a Malta mantenendo i vantaggi fiscali? Sì, coniuge e figli minori possono venire con te. Lo status Non-Dom è personale, quindi anche il partner deve fare richiesta a parte. Occhio: il costo della vita a Malta (affitti, alimentari) può ridurre i vantaggi fiscali. Quanto costa un commercialista maltese per Content Creator? Considera 3.000-8.000€ annui, in base alla complessità dei ricavi. I consulenti specializzati su Content Creator costano di più, ma valgono i soldi spesi. I consulenti economici spesso non conoscono le particolarità di sponsorizzazioni e monetizzazione social.